Anche durante l’incontro con Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento – come già era accaduto il giorno precedente con Stefano Fassina, viceministro dell’Economia e delle Finanze -, la delegazione del Forum Nazionale del Terzo Settore, guidata dal portavoce Pietro Barbieri, ha segnatamente affrontato i temi di maggiore criticità presenti nel Disegno di Legge di Stabilità per il 2014, a partire dalla questione del contrasto alla povertà, che nel nostro Paese sta raggiungendo livelli realmente drammatici, con l’8% della popolazione, ad esempio, che versa in uno stato di povertà assoluta. Una situazione, questa, rispetto alla quale non va nemmeno mai dimenticato lo stretto legame esistente tra povertà e disabilità, connessi in un perverso rapporto di causa ed effetto reciproci, ove, in altri termini, la disabilità “crea povertà” e viceversa.
Il Forum ha chiesto in ogni caso che vengano messe in campo risorse economiche e misure di contrasto efficaci, che diano all’Italia, come già accade per gli altri Paesi europei, la possibilità di realizzare un Piano Nazionale di Contrasto alla Povertà.
Si è parlato, ad esempio, di un’armonizzazione della proposta del REIS (Reddito di Inclusione Sociale), avanzata da Acli e Caritas, con quella del SIA (Sostegno all’Inclusione Attiva), proveniente dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini.
Tra gli altri temi discussi con il responsabile dei Rapporti con il Parlamento, vi è stato naturalmente anche quello del rifinanziamento dei Fondi Sociali (Fondo per la Non Autosufficienza, Fondo delle Politiche Sociali, Fondo Infanzia), insieme alle questioni riguardanti le agevolazioni sull’Imposta di Registro per il non profit, la tassa IMU e la detrazione della TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi) sugli immobili posseduti dagli enti non commerciali, le risorse per il Servizio Civile e per la Cooperazione Internazionale e la richiesta di stabilizzazione del 5 per mille.
«Tutto questo – ha sottolineato Pietro Barbieri, ribadendo opinioni analoghe a quelle già evidenziate dopo l’incontro con il viceministro Fassina – nella prospettiva di poter finalmente ragionare a lungo termine sulle politiche di welfare, ciò di cui vi è estremo bisogno, per portare il nostro Paese fuori dalla crisi e parlare finalmente di crescita, equità, inclusione sociale e sostenibilità».
«Il ministro Franceschini – conclude il Portavoce del Forum – ha ascoltato le nostre istanze, dichiarando la volontà di lavorare e dare il proprio contributo per garantire misure mirate e più incisive, ad esempio rispetto alla questione degli incapienti* e della povertà, per il 2014».
Spazio infine, a margine dell’incontro, vi è stato anche per il tema della rappresentanza e della partecipazione del Terzo Settore nella determinazione delle politiche sociali e di welfare che ha certamente subìto un duro colpo, con la chiusura dell’Agenzia per il Terzo Settore, decisione assunta all’inizio del 2012 dal Governo Monti. (A.M. e S.B.)
*Gli incapienti sono quei contribuenti che non possono usufruire di sgravi fiscali perché il loro livello di reddito è così basso da non consentirne il ricorso. Si stima che in Italia siano circa 9 milioni e 300.000 persone.
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