«La demenza di Alzheimer – spiegano dall’Associazione Alzheimer Verona – è una patologia ad andamento progressivo, che esordisce con segni premonitori che dovrebbero essere individuati il prima possibile, per avviare un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) atto a rispondere ai bisogni del malato e della famiglia che lo assiste. Infatti, con l’avanzare della malattia, si assiste a un graduale e progressivo peggioramento delle funzioni cognitive e delle abilità funzionali, che necessitano di risposte concrete sia dal punto di vista clinico che psicologico e riabilitativo».
«Nel nostro territorio – proseguono i responsabili dell’Associazione – l’attenzione verso i malati affetti da decadimento cognitivo è molto elevata, per il progressivo aumento del numero di pazienti, la complessità delle loro situazioni clinico assistenziali e socio-familiari, la necessità di semplificazione dell’accesso ai servizi e della riduzione dei disagi al paziente e alla sua famiglia. Per questo motivo, le Istituzioni e gli operatori interessati al percorso assistenziale dei diversi pazienti collaborano con impegno e attenzione alla messa in atto di iniziative e progetti volti alla prevenzione, alla cura e all’assistenza al malato, oltreché all’assistenza ai familiari».
Far conoscere, dunque, questa complessa realtà, delineando i nodi della rete clinico-assistenziale, i progetti territoriali di riabilitazione per i malati e di sostegno alle famiglie, nonché l’insieme delle attività e delle tecniche non farmacologiche praticate, offrendo un’ampia presentazione di quanto è attualmente disponibile per la prevenzione, la diagnosi, l’assistenza e la gestione del malato affetto da demenza, saranno gli obiettivi del convegno denominato Alzheimer e territorio: dai sintomi premonitori alla presa in carico, organizzato dalla stessa Associazione Alzheimer Verona per sabato 9 novembre nella città scaligera (Sala Auditorium del Palazzo della Gran Guardia, ore 9-17), in collaborazione con l’ULSS 20.
La rete territoriale, Dieta e riabilitazione motoria nella prevenzione del declino cognitivo e Le terapie non farmacologiche saranno le tre sessioni in cui verrà ripartita la giornata, durante la quale interverranno numerosi autorevoli esperti impegnati nel settore. (S.B.)
Il programma del convegno è disponibile nel sito dell’Associazione Alzheimer Verona. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@alzheimerverona.org.
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