«L’ospitalità è un segno di grande civiltà, è un tratto che nobilita noi e il nostro Paese. L’ospitalità è una cosa semplice, umile, ordinaria, ma i suoi effetti sono straordinari. Ospitalità significa rimuovere qualche ostacolo e rendere tutto più accessibile… per tutti. Un Paese più ospitale è un Paese migliore»: sono parole tratte da Un Paese ospitale – già presentato qualche tempo fa nel nostro giornale – video diretto da Aldo Bisacco e promosso, in collaborazione con la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), dal Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, nell’àmbito delle attività del Comitato per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile.
Ebbene, è senz’altro una notizia significativa che in questi giorni il filmato venga proposto al Festival Internazionale del Film di Roma (in corso di svolgimento fino al 17 novembre), prima di tutti i film italiani fuori concorso, nella sua versione televisiva della durata di trenta secondi.
In Un Paese ospitale – che si avvale della produzione esecutiva di Kinesis Film – si racconta la storia di una coppia che visita l’Italia, lui in carrozzina (lo stesso Aldo Bisacco), lei no (l’attrice Francesca Valtorta). Si tratta di una sorta di “diario di viaggio”, con particolare attenzione alla composizione, alla bellezza del paesaggio e ad alcuni scorci architettonici delle città, da Nord a Sud del Paese, dando visibilità a luoghi noti e meno noti. (S.B.)
È disponibile in YouTube la versione integrale di Un Paese ospitale, della durata di quasi due minuti e mezzo.