Un laboratorio di buone prassi per l’accessibilità

Parte dalla rimozione delle barriere architettoniche negli uffici comunali un modello di sperimentazione virtuoso, una sorta di laboratorio permanente, che in pochi anni potrà consentire di arrivare a una città a misura di cittadino, senza discriminazioni di vivibilità e di partecipazione, una città a misura di tutti. Ed è bello che ciò accada a Casagiove (Caserta), in Campania, ovvero in una Regione dove non mancano certo gravi problemi
Cerimonia per la rimozione delle barriere negli uffici comunali di Casagiove (Caserta)
Da sinistra: i consiglieri comunali di Casagiove (Caserta) Giuseppe Ianniello e Stefano Pontillo, l’assessore Antonio Terraccia, Vitaliano Ferrajolo, presidente di LPH ONLUS e il sindaco della città campana Elpidio Russo

Arriva finalmente anche una buona notizia da un territorio, come quello della Provincia di Caserta, in cui non mancano certo, in questo periodo, situazioni e problemi di estrema gravità.
La Giunta Comunale di Casagiove, infatti, città di quasi 14.000 abitanti non distante dal capoluogo, ha finalmente rimosso una significativa barriera architettonica presso la sede municipale. I diversi gradini, cioè, che impedivano l’ingresso agli uffici comunali dislocati ai piani superiori potranno finalmente essere superati anche dalle persone con problemi di mobilità, grazie a una struttura appositamente studiata e calibrata, nel rispetto della normativa vigente.
Una sorta di inaugurazione all’insegna della sobrietà – cui erano presenti il sindaco Elpidio Russo, l’assessore Antonio Terraccia, i consiglieri Giuseppe Ianniello e Stefano Pontillo e Vitaliano Ferrajolo, presidente dell’LPH ONLUS (Lega Problemi Handicappati) di Caserta, riconosciuta dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (A difesa delle differenze) della Presidenza del Consiglio – si è avuta proprio nel momento in cui si è organizzato un incontro di lavoro tra alcuni componenti la Giunta Comunale di Casagiove, gli esponenti del locale Movimento 5 Stelle e lo stesso Ferrajolo.
«Al di là del problema etico – sottolinea quest’ultimo – si trattava di una vera e propria discriminazione, in violazione alla norme cogenti in vigore da anni e che nessuna Giunta aveva mai affrontato, limitando le pari opportunità e la partecipazione di una parte di cittadini alla vita pubblica e sociale».

Con il Comune di Casagiove, per altro, già prima dell’estate, su proposta ancora una volta dell’LPH, si era convenuto di iniziare un percorso di collaborazione, finalizzato a rimuovere le barriere architettoniche presenti sul territorio, e ponendo l’accento sull’adozione di un PEBA – il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche di cui, com’è noto, già dal 1987 tutti i Comuni e le Province italiane avrebbero dovuto dotarsi, in rispetto della Legge 41/86, ciò che invece è accaduto solo per una minima parte degli Enti Locali del nostro Paese – e soprattutto sul miglioramento della qualità dell’arredo urbano e della qualità della vita dei cittadini.
Grazie quindi al proficuo lavoro di questi mesi, svolto dal consigliere comunale Pontillo, che ha intessuto i rapporti tra l’Amministrazione e LPH, si è riusciti a organizzare un tavolo di lavoro permanente, includendo in esso anche l’istanza pervenuta dal Movimento 5 Stelle, circa l’adozione  del sito Wheelmap.org, in cui si lavorerà per programmare la coniugazione di risorse ed eliminazione degli ostacoli rilevati, attraverso un monitoraggio dell’intero territorio.
Ed è proprio sul monitoraggio che verranno coinvolte le Associazioni locali, che divideranno in aree omogenee il territorio comunale e rileveranno ogni ostacolo presente (anche un solo gradino), fotografandolo e censendolo su una cartografia fornita dall’Assessorato ai Lavori Pubblici. Dal lavoro complessivo, poi, si deciderà congiuntamente quali dovranno essere le priorità di intervento, fino a bonificare gradualmente l’intero territorio.

«Sarà inoltre particolarmente importante costruire – annota Ferrajolo – un metodo di buone prassi affinché in futuro si strutturino all’interno dell’Amministrazione procedure e competenze tali da evitare la riproposizione di errori tecnici in ogni lavoro pubblico appaltato. In tal senso, ritengo senz’altro interessante la proposta di inserire nel sito del Comune il link a Wheelmap.org, ciò che potrà permettere una sorta di partecipazione “dal basso”, di Web 2.0, attraverso il quale ogni persona potrà indicare, con l’apposizione di un pallino rosso o verde, l’accessibilità di un percorso viario di ogni città o luogo, su una mappa virtuale on line (tipo Googlemap), partecipando quindi alla creazione di una rete europea di accessibilità, a tutti visibile, utile a chi abbia la necessità di programmare autonomamente un percorso senza ostacoli».
«E si lavorerà – conclude il Presidente dell’LPH – anche per migliorare i regolamenti comunali (tra cui quello delle attività produttive) affinché le licenze amministrative siano vincolate al rispetto dell’accessibilità più ampia. Ci sono pertanto le premesse per costruire con il Comune di Casagiove un modello di sperimentazione virtuoso, una sorta di laboratorio permanente, senz’altro unico nella Provincia di Caserta e in Campania, che in pochi anni potrà consentire di arrivare a una città a misura di cittadino, senza discriminazioni di vivibilità e di partecipazione, una città a misura di tutti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: vife58@yahoo.it.

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