«Non conosco il costo di un simile progetto- dice Flavio Savoldi della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – ma spacciarlo per un intervento a sostegno della Vita Indipendente delle persone con disabilità è un insulto all’intelligenza e a chi viene privato del diritto all’assistenza personalizzata».
A che cosa si riferisce Savoldi? Al progetto dal tortuoso titolo di Aiutati per aiutare te stesso ed essere utile agli altri, presentato in ottobre agli Assessori dei sette Comuni capoluogo di Regione e ai dirigenti del sociale, dall’assessore regionale agli Affari Sociali Remo Sernagiotto, un’iniziativa da lui stesso presentata come «innovativa e di sostegno alla vita indipendente».
«Alcuni Assessori perplessi – spiega Savoldi – si sono riservati di consultare le Associazioni e a Verona, ad esempio, è stato richiesto il parere alla Consulta delle Associazioni delle Persone con Disabilità».
Ma in che cosa consiste il progetto? Come anche i Lettori potranno vedere, dalle immagini che ne illustrano i contenuti, si tratta di un’iniziativa voluta per «sensibilizzare le persone che si trovano vicino ai parcheggi dei disabili, in modo da indurle ad aiutare il disabile a scaricare/caricare la carrozzina». E questo tramite dei pali segnalatori – sorta di “lampioni speciali” – alimentati a pannelli solari, attivando la cui luce rotante, con l’utilizzo di un telecomando, si possa attirare l’attenzione delle persone che si trovano nelle vicinanze del disabile, inducendole appunto ad aiutarlo nello scaricare e caricare la carrozzina nell’auto.
Per il nostro giornale, che ormai da qualche anno denuncia ripetutamente la politica di tagli dei servizi alle persone con disabilità e alle loro famiglie, attuata nel Veneto, e che proprio in queste settimane ha portato la FISH del Veneto a lanciare una petizione per far «rispettare i diritti delle persone con disabilità, garantire realmente i servizi sociali e socio-sanitari, rendere certe ed esigibili le prestazioni», crediamo che ogni commento sia quanto meno superfluo, pur suggerendo, a quanti lo vorranno, di provare a indagare le ragioni di una proposta del genere.
Preferiamo quindi affidare anche la conclusione a Flavio Savoldi, che dichiara: «Mentre la Giunta della Regione Veneto taglia i servizi con conseguenze pesanti sulle persone e sulle famiglie, l’Assessore agli Affari Sociali “si diverte” con progetti come questi! Ricordo infatti che è in corso una pesante riduzione dei servizi e delle prestazioni sociali e socio sanitarie destinate alle persone con disabilità e famiglie e ricordo anche che a partire dal 2014 gli effetti della Delibera di Giunta Regionale 1338/13 saranno devastanti, portandoci a un vero e proprio disastro annunciato. Consiste dunque in iniziative come queste la “rivoluzione copernicana” in tale settore di cui hanno parlato a suo tempo il Presidente della Regione e gli Assessori di riferimento?». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fishveneto@libero.it.