«Questa mostra induce a una profonda riflessione sulla necessità di una crescita sempre maggiore, sia culturale sia dei modelli operativi e politico istituzionali, affinché l’operatività sull’area della disabilità sia più cogente e le stesse Istituzioni si rendano conto che il loro agire non ha effetti e ripercussioni su un “pallottoliere”, che agevola la contabilità e l’erogazione di risorse economiche sempre più esigue, ma su delle persone che aspettano servizi di sostegno per una corretta e reale integrazione e inclusione sociale».
Sono parole pronunciate da Salvatore Crispi, responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, in occasione della mostra fotografica promossa dalla FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), denominata Nulla su di Noi senza di Noi! Le persone con disabilità e le loro famiglie: una partecipazione da protagonisti. Appunti per immagini, arrivata con successo anche a Palermo, dal 2 al 7 dicembre scorsi, così come in tante altre città italiane (se ne legga già ampiamente nel nostro giornale), proprio grazie al grande impegno del Coordinamento H , che della FISH è il referente di fatto nell’Isola.
«Nulla su di noi senza di Noi – ha aggiunto Crispi – è lo slogan emblematico usato da anni dalle Associazioni di tutta Italia, da Bolzano a Trapani, per indicare come la programmazione debba coinvolgere al momento della sua elaborazione le persone con disabilità e le loro Associazioni, per indicare e costruire interventi mirati, continuativi e trasversali che attenuino e/o eliminino le emergenze che attualmente, in mancanza di una pianificazione, si presentano quasi quotidianamente. E non è nemmeno casuale che per presentare la mostra della FISH in tante città d’Italia si sia scelto il mese di dicembre, innanzitutto per il fatto che il giorno 3 coincide con la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ma anche perché il 13 dicembre 2006 è stato il giorno in cui venne definita a New York la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, alla quale laicamente tutte le Istituzioni devono fare riferimento, come se fosse un vero e proprio “testo sacro”, poiché essa parla di lotte all’emarginazione e alle discriminazioni che riguardano non solo l’area della disabilità, ma, in definitiva, l’intera collettività».
Soffermandosi poi sullo specifico della Sicilia, «il paradosso – secondo Crispi – è che nella nostra Regione, pur esistendo una delle migliori legislazioni per l’area della disabilità e del sociale in genere – legislazione che molte altre Regioni d’Italia e nazioni d’Europa e forse del mondo ci invidiano – questa non riesce ad essere applicata per intero perché nella maggioranza dei casi manca la volontà, soprattutto politica, di elaborare e di applicare una programmazione organica e globale che partendo dalla Regione arrivi a comprendere tutti gli Enti Locali, sia per il settore sanitario che per quello sociale. Accade così che, molto spesso, le persone con disabilità e i loro familiari – le famiglie, infatti, hanno un ruolo fondamentale e vivono in stretto connubio le condizioni del proprio congiunto – vivano quotidianamente con molti disagi e in condizioni molto spesso poco dignitose e, a volte, drammatiche». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: salvatorecrispi@libero.it.