«La mia “compagna di sventura” si chiama sindrome di Stargardt ed è una degenerazione maculare giovanile. Mi ritengo molto fortunato, perché a 34 anni ho ancora un visus sufficiente a permettermi una vita pressoché “normale”. Posso ancora andare in bici, lavorare come farmacista, guardare un film e leggere un libro senza ausili ingrandenti, ma la maggior parte delle persone colpite da questa malattia già in tenera età hanno una vista gravemente compromessa».
Questo ci aveva detto nella primavera del 2012 Donato Di Pierro, persona affetta da una patologia genica oculare, la sindrome di Stargardt, appunto, animatore anche di un blog molto seguito, prima di misurarsi in una traversata di circa 300 chilometri, a piedi e in bicicletta, dalla costa tirrenica laziale a quella adriatica, percorrendo antiche vie storiche, itinerari naturalistici e sentieri appenninici, nel Lazio, nell’Umbria, in Toscana e in Emilia Romagna. Il tutto allo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sulle distrofie retiniche ereditarie.
Ebbene, ora quell’avventura, condotta felicemente in porto, viene raccontata da Donato nel libro intitolato Scarpinare per la ricerca – In viaggio con la Stargardt, come ci viene segnalato da Simone Vannini, presidente dell’ATRI (Associazione Toscana Retinopatici ed Ipovedenti), che insieme alla Federazione Retina Italia ha patrocinato l’intero progetto.
E acquistare quel bel volume (dal costo di 9,99 euro) ci sembra senz’altro un ottimo metodo per finanziare nel migliore dei modi la ricerca scientifica. (S.B.)
Il libro Scarpinare per la ricerca – In viaggio con la Stargardt, scritto da Donato Di Pierro e pubblicato in proprio per finanziare la ricerca sulle distrofie retiniche ereditarie, può essere acquistato accedendo all’home page del sito dell’ATRI o anche nello specifico spazio di «UltimaBooks.it».