Detrazioni fiscali: pagheranno ancora una volta i disabili?

Pur avendo previsto la Legge di Stabilità che all’interno dell’intervento di “razionalizzazione” delle detrazioni fiscali vengano tutelate le persone con disabilità e i non autosufficienti, se ciò non verrà definito entro il 31 gennaio, entro breve - come denuncia la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - si potrebbe arrivare ad esiti assai pesanti proprio per le persone con disabilità e le loro famiglie

Uomo con le mani sul volto, in espressione di profondo sconforto«La Legge di Stabilità per il 2014 può generare nel giro di poche settimane esiti pesanti per milioni di persone con disabilità e non autosufficienti e per le loro famiglie»: è questo il rischio paventato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), come viene spiegato in una nota diffusa dalla Federazione stessa.
«Nella Legge di Stabilità per il 2014 (Legge 147/13) vi è una riduzione delle detrazioni previste dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/86), vale a dire un’ampia gamma di oneri che il contribuente può detrarre al 19% della spesa sostenuta, in sede di denuncia annuale dei redditi: i mutui per l’acquisto dell’abitazione, le spese sanitarie, quelle per l’acquisto di ausili o veicoli adattati al trasporto di persone con disabilità, quelle di interpretariato per sordi o per l’acquisto di cani guida per ciechi, le spese veterinarie, le spese funebri, le erogazioni liberali (ad esempio le donazioni) e altro ancora. Quelle detrazioni, stando appunto alla Legge di Stabilità, devono essere “razionalizzate”, fino ad assicurare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, 772,8 milioni per il 2015 e 564,7 milioni a decorrere dall’anno 2016».

“Razionalizzare”, però, come prosegue la nota della FISH, «significa diminuirne la percentuale detraibile, oppure applicare la detrazione ponendo limiti di reddito, oppure sopprimere alcune spese detraibili, oppure ancora un mix di tutti questi interventi. La Legge di Stabilità, per altro, indica espressamente che questo intervento di razionalizzazione deve essere effettuato “tenendo conto dell’esigenza di tutelare i soggetti invalidi, disabili o non autosufficienti”. E tuttavia questo intervento normativo, molto impegnativo sotto il profilo tecnico, deve essere definito entro il 31 gennaio 2014, cosicché se il termine non verrà rispettato, scatterà la cosiddetta “clausola di salvaguardia”, riducendo in modo lineare la detrazione attualmente fissata al 19% della spesa sostenuta, “al 18% per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013” – e quindi già sui redditi del 2013, ovvero sulla prossima denuncia dei redditi – «e al 17% a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014».

«Il 31 gennaio è alle porte – dichiara il presidente della FISH Pietro Barbieri – e il taglio lineare delle detrazioni appare ormai imminente, tanto da far pensare che l’intervento di tutela e di equità nei confronti della persone con disabilità e non autosufficienti, approvato dal Parlamento, diventi ogni giorno più improbabile e aleatorio. Temiamo quindi, concretamente, che a pagare saranno ancora una volta i nuclei familiari più esposti e impoveriti dalle spese sanitarie e di assistenza, sostenute in proprio per fronteggiare le esigenze vitali derivanti dalla disabilità».
Di fronte dunque a questo «ennesimo atto lesivo per le persone con disabilità e per le loro famiglie», la FISH chiede «il rispetto di quanto già stabilito dal Parlamento» e «un impegno politico immediato, per scongiurare questo rischio ormai molto concreto». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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