È sostanzialmente questo il messaggio lanciato dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), nell’avviare la propria nuova campagna di sensibilizzazione sui lasciti testamentari, ricevere i quali significa dare impulso alla ricerca scientifica e potenziare i servizi per le persone con sclerosi multipla. E sino al 2 febbraio anche numerosi notai italiani sono impegnati all’insegna dell’informazione e della sensibilizzazione
Giunta alla sua undicesima edizione, l’indagine dell’IID (Istituto Italiano della Donazione) sull’andamento delle raccolte fondi in Italia si basa su un semplice questionario, cui tutti possono ancora partecipare sino al prossimo 2 febbraio. I risultati verranno poi presentati pubblicamente, nel corso di un evento in programma il 17 febbraio a Roma
«La nuova sfida per il nostro prossimo Consiglio Direttivo – scrive Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Italiana Associazioni Paratetraplegici), in vista del Congresso di tale organizzazione, che sarà il 14 e 15 marzo a Roma – consisterà soprattutto nel riaffermare i princìpi della tutela dei diritti acquisiti, basandosi sui dettati cardine della Costituzione Italiana e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità»
«Fare memoria – scrive Matteo Schianchi, riflettendo sul significato del 27 gennaio e sullo sterminio nazista delle persone con disabilità – è un’operazione lunga, che parte dalle domande ancor prima che dalle risposte. È un’operazione che ha in mente il passato, ma parte sempre dal presente e si deve fare con la ricerca (non necessariamente accademica), con la riflessione condivisa e con il confronto tra persone, situazioni ed esperienze»
Inserire cioè gli indispensabili miglioramenti, sulla bozza presentata alla fine del 2012 dal Ministero della Salute e accelerarne quanto più possibile l’adozione: sono questi gli obiettivi principali della Conferenza Nazionale Europlan II, promossa da UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare), in collaborazione con tutti i portatori di interesse del settore, che vivrà il 28 gennaio a Roma una tappa molto importante
Come da tempo raccontiamo, è ormai noto che, durante il nazismo, lo sterminio delle persone con disabilità fece da “preludio” all’Olocausto. E tra le migliaia di vittime, vi furono anche persone con disabilità che sopravvissero, pur tra indicibili sofferenze, paradossalmente proprio “grazie” alla malvagità del dottor Mengele. Lo testimonia la terribile storia degli Ovitz, che in questo Giorno della Memoria, merita tutta la visibilità possibile
È molto importante che anche il Forum Europeo delle Persone con Disabilità, insieme a tante altre organizzazioni, lanci un appello, in questo Giorno della Memoria, non solo a commemorare le vittime e chi ha difeso l’umanità in tempi bui, ma a tutelare, ora, i Diritti Umani di tutti, indipendentemente dall’etnia, dalla religione, dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere
