Oggi, 27 gennaio, nel Giorno Internazionale della Memoria dell’Olocausto, l’intera Europa ricorda il genocidio perpetrato dal regime nazista e dai suoi alleati, di milioni di persone ebree e rom, e il massacro di decine di migliaia di persone che non si sono adeguate all’ideologia nazista, comprese le persone con disabilità, i testimoni di Geova, gli omosessuali e gli oppositori politici.
E in questa occasione, anche l’EDF, il Forum Europeo delle Persone con Disabilità è schierato insieme al Forum Europeo dei Rom e Viaggianti (ERTF), al Movimento Antirazzista Europeo di Base (EGAM), al Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC), all’Unione Europea degli Studenti Ebrei (EUJS), all’Organizzazione Internazionale di Giovani e Studenti Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Queer (IGLYO), a René Cassin e alla Rete Virtuale dei Rom (RVN), nell’esprimere «profonda preoccupazione per l’aumento in Europa dell’antisemitismo e dei movimenti xenofobi, estremisti e razzisti».
«I Governi e la società in generale – si legge infatti in una nota prootta congiuntamente da tali organizzazioni – sembrano inconsapevoli dei pericoli che questo sviluppo potrebbe rappresentare in futuro, e sono dimentichi del fatto che l’Olocausto fu l’esito logico e tragico di decenni di un latente e tollerato antisemitismo, antiziganismo, razzismo e odio nei confronti dell’Altro. L’Olocausto accadde a causa di una lunga accettazione di radici così crescenti di odio, e perché troppe persone rinunciarono al proprio senso di responsabilità».
L’invito è quindi rivolto principalmente ai Governi nazionali e alle organizzazioni intergovernative, all’organizzazione della società civile e a tutte le singole persone, per «agire mentre c’è ancora tempo e spazio per farlo».
«Questo Giorno della Memoria – conclude il comunicato – non deve solo commemorare i morti e celebrare chi ha difeso l’umanità in quei tempi bui; dovrebbe servire da appello più urgente rivolto a tutti gli Stati a proteggere i Diritti Umani delle minoranze, e a garantire la sicurezza di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro etnia, religione o convinzioni personali, dalla disabilità, dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Politiche forti di educazione dei cittadini all’unità, all’uguaglianza e alla dignità di tutti gli esseri umani devono essere adottate immediatamente, e le leggi devono essere applicate con vigore e fatte rispettare per arginare la marea di ideologie razziste». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: robert.rustem@ertf.org.