Sciare, fare snowboard o hockey su ghiaccio, anche se dopo un grave infortunio si utilizza una protesi o una sedia a ruote: dalla sera di giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio, il CIP Emilia Romagna (Comitato Italiano Paralimpico) e il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna) organizzano uno stage sulla neve a Fanano, sull’Appennino modenese.
A partecipare saranno quattordici persone assistite dalla struttura di eccellenza nel campo della protesica e della riabilitazione, creata dall’INAIL a pochi chilometri da Bologna. Insieme a loro ci sarà anche Martina Caironi, medaglia d’oro nei 100 metri alle Paralimpiadi di Londra del 2012, invitata dal CIP come testimonial dell’iniziativa.
Nel pomeriggio di giovedì 30, dunque, partenza in pullman dal Centro Protesi e arrivo a Fanano per la sistemazione in albergo e la presentazione del programma. Venerdì 31, poi, tutti in pista per la prima giornata sulla neve. In base alle caratteristiche individuali, alcuni utilizzeranno il monosci con seduta personalizzata, altri una protesi specifica per lo sci alpino e lo snowboard. Per chi è alle prime armi ci saranno i maestri dello Sci Club paralimpico di Fanano, mentre il team tecnico-sanitario del Centro Protesi garantirà l’assistenza alle persone e ai dispositivi tecnici.
Sempre venerdì 31, nel tardo pomeriggio, e dalla mattinata di sabato 1, al Palaghiaccio di Fanano si potrà provare lo sledge hockey (hockey su slittino) insieme ai tecnici della Federghiaccio, la Federazione Italiana degli Sport sul Ghiaccio. Domenica 2, infine, ultima uscita sulle piste.
L’iniziativa fa parte del Progetto Sport, ideato dal Centro Protesi INAIL e dal CIP Emilia Romagna e collegato alla convenzione nazionale tra INAIL e CIP. L’obiettivo è quello di avvicinare allo sport le persone con disabilità ricoverate presso il Centro Protesi e prevede uno sportello di informazione e di orientamento e una serie di attività interne ed esterne alla struttura.
«Lo sport – dichiara Gianni Scotti, presidente del CIP Emilia Romagna – è strumento di benessere, di salute e di integrazione, anche e soprattutto per le persone con disabilità. Per questo siamo impegnati a diffonderlo il più possibile, anche alla luce degli eccellenti risultati sportivi ottenuti in questi anni dagli atleti paralimpici».
«Quello del Centro Protesi INAIL – aggiunge Enrico Lanzone, direttore dello stesso -, è un consolidato modello riabilitativo che mira a supportare la persona con disabilità verso il raggiungimento del miglior livello di vita possibile, sul piano fisico, funzionale, relazionale ed emozionale, mediante attività congiunte tecnico-sanitarie e psicosociali. In tal senso, già da tempo abbiamo inserito lo sport e il tempo libero a supporto del percorso riabilitativo, ritenendo che lo sport sia indissolubilmente legato alla reale integrazione della persona nel contesto sociale e al naturale recupero di una vita di relazione autonoma». (Ufficio Stampa Agenda)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: emiliaromagna@comitatoparalimpico.it; vigorso-comunicazione@inail.it; s.amadesi@inail.it; ufficiostampa@agendanet.it.