Giunti ormai alla loro venticinquesima edizione, stanno per aprirsi a Sestriere (Torino) i Giochi Nazionali Invernali di Special Olympics – il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva – che vedranno in gara circa 350 atleti, seguiti da 250 tecnici, 400 volontari e 400 familiari, oltre a tantissimi amici e sostenitori.
Sci nordico, sci alpino, corsa con le racchette e snowboarding saranno tradizionalmente le discipline che, insieme al floor hockey (iniziativa “Prova lo Sport”), animeranno questa edizione dei Giochi.
«In quanto esempi concreti di “sport unificato” – spiegano da Special Olympics Italia -, le racchette e il floor hockey rappresentano quello che, all’interno degli sport invernali, è uno dei principali strumenti adottati dal nostro movimento, per raggiungere l’ambizioso obiettivo dell’integrazione sociale, obiettivo che sembra più vicino quando ci si scontra con le storie degli atleti, dei loro partner e dei volontari, che giorno dopo giorno, grazie a un ricco programma di iniziative parallele e momenti non solo sportivi, hanno la possibilità di condividere esperienze ed emozioni indelebili. Come la toccante storia di Filippo, 8 anni, che durante la scorsa edizione dei Giochi Nazionali Invernali a Merano, decise, nonostante la febbre, di scendere comunque in pista per non deludere l’amico Oscar, seconda partecipazione Special Olympics, con cui aveva condiviso il lungo allenamento per i Nazionali».
A Sestriere, tra l’altro, alcuni atleti torneranno per la prima volta a solcare una pista italiana dopo la travolgente esperienza dei Mondiali Invernali disputati in Corea del Sud nel febbraio dello scorso anno, ciò che darà loro la possibilità di consolidare i risultati raggiunti in ambito internazionale e di proseguire in parallelo il percorso verso l’autonomia e l’integrazione.
Da ricordare, infine, che sia la conferenza stampa di presentazione che la cerimonia di apertura dell’evento sono in programma per martedì 4 febbraio, rispettivamente presso l’ATL (Via Louset, ore 15) e presso il Palazzetto dello Sport di Sestriere (ore 16.30). (S.B.)
Special Olympics, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Internazionale Paralimpico (IPC) sono organizzazioni complementari, ognuna testimone del potere dello sport. Ciascuna di esse, infatti, è colonna portante del movimento olimpico che ha il compito di realizzare la visione olimpica, ma in modi diversi. Venticinque anni fa il CIO ha per la prima volta riconosciuto Special Olympics con un protocollo d’intesa durante i Giochi Mondiali Invernali del 1988.
Nello specifico di Special Olympics, si tratta di un’organizzazione internazionale che dà voce ogni giorno e in tutto il mondo allo spirito umano tramite il potere del mutamento e la gioia di fare sport. Con il suo lavoro nello sport, per la salute, l’educazione e la formazione della comunità, Special Olympics affronta l’inattività, l’ingiustizia, l’intolleranza e l’isolamento sociale incoraggiando e sostenendo le persone con disabilità intellettiva al fine di creare una società più accogliente e inclusiva. Fondato nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, il Movimento, partito con qualche centinaio di atleti, è cresciuto al punto tale da raggiungere l’enorme cifra di 4 milioni e 200.000 atleti in ben 170 Paesi. Con il supporto di più di un milione di tecnici e volontari, viene offerta offre la possibilità di praticare 32 discipline olimpiche in più di 70.000 competizioni durante tutto l’anno.
(Note a cura dell’Ufficio Stampa di Special Olympics Italia)
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