E alla fine, pur dopo tempi non certo rapidi – avrebbero dovuto infatti essere prodotte entro la fine di marzo dello scorso anno -, sono arrivate, il 28 gennaio, quelle Linee Guida necessarie all’attuazione della Legge Regionale Abruzzese 57/12 (Interventi regionali per la vita indipendente).
A segnalarlo è Nicolino Di Domenica, responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, vicepresidente dell’AIAS di Lanciano (Chieti) e delegato per l’Abruzzo della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che solo qualche mese fa aveva assunto una dura presa di posizione proprio per la mancanza di quell’indispensabile documento. «Con l’approvazione delle Linee Guida della Legge sulla Vita Indipendente – dichiara visibilmente soddisfatto -, possiamo finalmente ritenere concluso con successo, dopo sette anni di dure battaglie, l’iter approvativo della citata norma. Da oggi, quindi, a chi chiederà un progetto di assistenza autogestita nella nostra Regione, non si potrà più rispondere che la Legge non c’è o che non è ancora attuabile».
A giorni è attesa ora la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale, dove verranno illustrate anche tutte le modalità necessarie per avviare la domanda e accedere ai pochi fondi – questo è purtroppo l’aspetto negativo della questione – messi a disposizione. «D’ora in poi – aggiunge Di Domenica – il nostro impegno sarà quello di esigere che la Legge ogni anno sia finanziata a dovere, in modo che a tutti quelli che richiederanno un progetto di Vita Indipendente, esso non venga più negato».
Quanto segnalato dal responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo risponde tra l’altro positivamente a uno dei punti contenuti in quella Risoluzione approvata nel settembre dello scorso anno dal Consiglio Regionale abruzzese, con la quale si impegnavano il presidente della Regione Gianni Chiodi e la Giunta a non inserire la riabilitazione ambulatoriale e domiciliare nel taglio dei fondi previsto da un Decreto Commissariale del 5 luglio 2013 (n. 51/13), ad attivare e a convocare la Consulta Regionale dell’Handicap, a finanziare con 2 milioni di euro la Legge 13/89 (per l’eliminazione delle barriere negli edifici privati), a dare attuazione alla Legge Regionale 1/08 per il rispetto delle norme sulle barriere architettoniche e a far sì, appunto, che diventasse concreta la Legge Regionale 57/12 per la Vita Indipendente.
Quella Risoluzione, lo ricordiamo, era arrivata sulla spinta di una clamorosa protesta attuata di fronte alla sede del Consiglio Regionale dell’Aquila da numerose persone con disabilità, coordinate dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo. Claudio Ferrante, presidente di quest’ultima, sottolinea che «sono trascorsi quasi cinque mesi da quella Risoluzione approvata con il carattere dell’urgenza», e si chiede: «Come stanno ad oggi le cose? È stato rispettato quel documento che riguarda migliaia di cittadini abruzzesi con disabilità?».
Tematiche, queste, che verranno approfondite e domande a cui si cercheranno risposte precise sabato 8 febbraio, durante una conferenza stampa convocata dalla stessa Associazione Carrozzine Determinate, presso la sede della Regione Abruzzo di Pescara (Sala Azzurra, Viale Bovio, 425, ore 10.30), incontro al quale sono stati invitati tutti gli amministratori pubblici, le associazioni e i cittadini. Vi parteciperanno anche rappresentanti delle organizzazioni aquilane che hanno appoggiato la protesta, ovvero la Comunità 24 Luglio, Abitare Insieme, Cittadinanza l’Aquila, Mutua Studentesca l’Aquila, l’UDU (Unione degli Universitari) e l’AISM locale (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
– nicolino.didomenica@tiscali.it
– carrozzinedeterminate@hotmail.it
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