Il teatro che diventa accessibile a tutti

Per la prima volta il Teatro Stabile di Torino sta per proporre la resa accessibile al pubblico con disabilità sensoriale di una sua produzione, aderendo al progetto denominato “Torino + Cultura Accessibile”, ideato e realizzato dalla Fondazione Carlo Molo. Accadrà dal 12 al 16 febbraio, con “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni, portati in scena dalla Compagnia Il Mulino di Amleto
Compagnia Teatrale Il Mulino di Amleto
La compagnia teatrale Il Mulino di Amleto, che sta per mettere in scena a Torino alcune rappresentazioni del tutto accessibili degli “Innamorati” di Goldoni

Presentato nell’ottobre scorso – come avevamo ampiamente riferito – il progetto denominato Torino + Cultura Accessibile è stato ideato e realizzato dalla Fondazione Carlo Molo di Torino per festeggiare i quindici anni della propria attività, e ha come obiettivo la resa accessibile della programmazione culturale, e soprattutto degli spettacoli cinematografici e teatrali, rivolgendosi in particolare al pubblico con disabilità sensoriali e, più in generale, con deficit uditivi e visivi.
Nei prossimi giorni all’iniziativa darà la sua piena adesione anche la Fondazione Teatro Stabile di Torino, inserendo nella propria stagione 2013-2014 cinque repliche accessibili – con sottotitolazione e audiodescrizione facilitata (il 12 febbraio anche con lingua italiana dei segni) – dello spettacolo Gl’innamorati di Carlo Goldoni, portato in scena al Teatro Gobetti (Via Rossini, 8) dalla Compagnia Il Mulino di Amleto, esattamente da martedì 12 a domenica 16 febbraio.

«Grazie alla collaborazione con Sub-ti limited (Londra), Sub-ti Access (Roma) e la Compagnia Il Mulino di Amleto – spiegano dalla Fondazione Molo -, per la prima volta il Teatro Stabile di Torino sta per proporre la resa accessibile al pubblico con disabilità sensoriale di una sua produzione, segnando così una volontà di totale inclusione e una svolta nel concepire la propria programmazione, riservando una particolare attenzione alle persone con deficit uditivi e visivi. La resa accessibile degli Innamorati di Goldoni, tra l’altro – tramite audiodescrizione e sottotitolazione – verrà donata dalla nostra Fondazione al Teatro Stabile e alla Compagnia Il Mulino di Amleto, che potrà così riproporla in tournée, perseguendo la diffusione della cultura come uno strumento reale di miglioramento della vita, un bene comune cui tutti devono poter accedere».

Da ricordare, in conclusione, che l’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di una serie di organizzazioni partner di Torino + Cultura Accessibile, vale a dire l’ APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare), l’APRI (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti), la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà), l’ENS Piemonte (Ente Nazionale dei Sordi), la Fondazione Istituto dei Sordi di Torino, la FIADDA Piemonte (Famiglie Italiane Associate per la Tutela dei Diritti degli Audiolesi) e l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Fondazione Carlo Molo di Torino (Daniela Trunfio), daniela.trunfio@fastwebnet.it.

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