Per una ricerca sempre più rigorosa sulla sclerosi multipla

Tra i fondi del bando annuale e quelli dei progetti speciali, ammonta a circa 5 milioni di euro la somma per la ricerca stanziata dalla FISM, la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla che opera a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). «Tutta ricerca “dell’oggi” - sottolinea Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione - per migliorare la qualità di vita delle tante persone colpite da sclerosi multipla»
Mario Alberto Battaglia
Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM ((Fondazione Italiana Sclerosi Multipla)

Anche quest’anno, come già nel 2013, ammontano a 3 milioni di euro i fondi destinati alla ricerca sulla sclerosi multipla dal bando annuale della FISM, la Fondazione che agisce a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).
Nel dettaglio delle cifre, lo scorso anno erano stati 35 i progetti di ricerca finanziati, coinvolgendo 39 laboratori italiani distribuiti in 11 Regioni e 3 laboratori all’estero. La selezione (141 le proposte di progetto pervenute) si era svolta come sempre secondo il metodo internazionalmente adottato della cosiddetta peer-review (“revisione dei pari”), potendo contare sull’impegno dei 18 esperti scienziati che compongono il Comitato Scientifico della Fondazione (6 dei quali ricercatori in Centri di altre nazioni), forti anche della consulenza di oltre 164 revisori provenienti da 20 diversi Paesi del mondo.

«I 35 progetti di eccellenza selezionati e finanziati con il Bando FISM 2013 – spiega Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione -, riguardano aree di ricerca prioritarie di studio sulla sclerosi multipla. Per il 60% si tratta di progetti dedicati alla conoscenza dei fattori di rischio, della causa della malattia e della sua progressione verso nuovi trattamenti e una cura risolutiva (studio dei meccanismi di sviluppo del danno neuronale nonché dei potenziali meccanismi di riparazione delle lesioni cerebrali responsabili della progressione della malattia e validazione preclinica di nuovi bersagli terapeutici). Il 40% invece è incentrato su studi clinici verso lo sviluppo di una diagnosi sempre più precisa delle diverse forme della malattia e di nuovi trattamenti personalizzati più efficaci e sicuri per la persona con sclerosi multipla. Di questi ultimi, circa il 30% è focalizzato sullo sviluppo e la validazione di trattamenti riabilitativi e sintomatici: in altre parole, la ricerca “dell’oggi” per migliorare la qualità di vita di tutti coloro che sono coinvolti nella sclerosi multipla».

A questi studi vanno poi aggiunti i progetti e i programmi speciali, dallo sviluppo del Registro Nazionale Sclerosi Multipla, allo studio clinico sulle cellule staminali mesenchimali (MESEMS), dalla ricerca clinica PeNSAMI per la validazione di un trattamento domiciliare per le forme gravi di sclerosi multipla, alle infrastrutture di risonanza magnetica per supportare lo sviluppo e la validazione di nuovi protocolli riabilitativi, fino all’iniziativa internazionale sulle forme progressive della malattia.
«Oggi l’AISM – aggiunge Battaglia – attraverso la sua Fondazione FISM, conferma dunque il proprio impegno nella promozione e nel finanziamento della ricerca. Tra bando e progetti speciali, abbiamo stanziato oltre 5 milioni di euro, ma per essere ancora più vicini alle persone con sclerosi multipla, convinti che il nostro contributo per il diritto a una ricerca rigorosa e l’eccellenza dei ricercatori FISM sia la via per rispondere ai loro bisogni, servono ancora più fondi. Altri 4 milioni di euro all’anno, ad esempio, da aggiungere ai 5 già esistenti, per poter rispondere alla richiesta di circa 9 milioni di euro per i progetti migliori di chi fa ricerca sulla sclerosi multipla in Italia e nel mondo». (B.E.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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