Si è conclusa in modo del tutto soddisfacente la protesta coordinata da Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 Novembre ONLUS (Associazione Malati SLA e Malattie Altamente Invalidanti), presso l’Assessorato all’Igiene, alla Sanità e all’Assistenza Sociale della Regione Sardegna, iniziativa di cui avevamo riferito nei giorni scorsi, mirata sostanzialmente a far sì che il cosiddetto “modello Sardegna” per il sociale – visto con attenzione e interesse anche da altre Regioni italiane – non venga sottoposto a distorsioni che ne stravolgano la sostanza.
Come comunica infatti lo stesso Usala, «l’assessore Simona De Francisci ha prodotto un ampio Atto di Indirizzo, accettando in pratica tutte le nostre richieste, da quella riguardante l’utilizzo dei fondi derivanti dal Decreto di Riparto alla Regione del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze 2013, che serviranno a potenziare i piani rivolti alle persone con le più gravi disabilità, sino alla modifica di quella Delibera di Giunta Regionale 3/24 del 31 gennaio scorso, centrata sull’assistenza domiciliare a favore di persone in condizioni di disabilità gravissime, rispetto alla quale si inserirà un contributo in più per gli assistenti di cura familiari (caregiver)».
Quanto mai confortanti, poi, sono anche le notizie che arrivano dall’Abruzzo, dove l’Associazione Carrozzine Determinate aveva convocato per l’8 febbraio una conferenza stampa, con l’obiettivo di informare la cittadinanza sugli esiti di quella Risoluzione approvata nel settembre dello scorso anno dal Consiglio Regionale abruzzese, dopo la clamorosa protesta attuata all’Aquila da numerose persone con disabilità.
Come hanno riferito con grande soddisfazione Claudio Ferrante e Niclo Durante, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, «rispetto ai punti contenuti nella Risoluzione di settembre, la riabilitazione ambulatoriale non sarà più compresa tra le prestazioni oggetto di tagli, previsti dal Decreto Commissariale del 5 luglio 2013 (n. 51/13). Inoltre, la Legge 13/89, per l’eliminazione delle barriere negli edifici privati, è stata finanziata con 2 milioni e 400.000 euro e si è applicata la Legge Regionale 1/08 che prevede il blocco dei finanziamenti ai Comuni che abbiano collaudato opere pubbliche con barriere architettoniche. La stessa attivazione della Consulta Regionale per la Disabilità dovrebbe poi arrivare presto».
Per quanto riguarda infine l’applicazione della Legge Regionale 57/12 per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, ne avevamo già registrato nei giorni scorsi l’approvazione delle Linee Guida, segnalateci da Nicolino Di Domenica, responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo. (S.B.)