«Mi piace pensare che, visti i dati finalmente positivi raccolti, il 2014 possa essere davvero l’anno del dono: questi risultati, infatti, ci danno nuova energia per portare avanti il nostro progetto di istituire il Giorno del Dono a livello nazionale, con un apposito articolo di legge: un segno forte non per istituzionalizzare la generosità spontanea, ma per valorizzare e coltivare la solidarietà degli italiani, che è uno dei pilastri fondamentali da cui ripartire per uscire dalla crisi in maniera diversa da come ci siamo entrati».
Così Edoardo Patriarca, presidente dell’IID (Istituto Italiano della Donazione), commenta gli esiti dell’indagine L’andamento delle raccolte fondi nel Terzo Settore: stime 2013 e proiezioni 2014 – 11a rilevazione semestrale, presentata a Roma e svolta dallo stesso IID, in collaborazione con l’ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser) e con il patrocinio del Centro Nazionale per il Volontariato, del Forum Nazionale del Terzo Settore, di CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e della Fondazione Sodalitas (media partner Le buone notizie del «Corriere della Sera.it» e TG1 – Fa’ la cosa giusta).
In sostanza, i dati raccolti su un campione di oltre duecento organizzazioni non profit – statisticamente non rappresentativo, ma significativo dell’intero Terzo Settore italiano – mostrano un trend positivo, portando una ventata di ossigeno e di speranza a tutto il Terzo Settore, confermata del resto anche da una recente indagine IPR Marketing per «Il Sole 24 Ore».
In particolare, guardando al periodo natalizio 2013, ben il 45% delle ONP hanno dichiarato di avere migliorato le proprie raccolte fondi da privati (cittadini e imprese), contro un 27% che invece ha segnalato un peggioramento rispetto all’anno precedente.
Decisamente ottimistiche, poi, le previsioni per questo 2014: quasi il 60% delle organizzazioni, infatti, prevede di migliorare, a fronte di solo un 10% che prevede di peggiorare.
Per quanto poi riguarda gli strumenti di raccolta fondi più usati, continuano a primeggiare quelli legati agli eventi e al cosiddetto direct mailing cartaceo (spedizione di materiale per posta), con uno stacco ancora molto netto tra il contatto personale e fisico (46%), rispetto alle modalità che sottintendono un contatto virtuale o attraverso new media (16%).
Ulteriore dato interessante, infine, è quello concernente l’utilizzo dei canali social: oltre l’80% del campione interpellato ha dichiarato di utilizzare i social media, ma solo il 2% punta su di essi quale strumenti di raccolta fondi, a fronte di un 94% che li alimenta con l’obiettivo di prevalente di comunicare. (S.B.)
È disponibile un ampio documento con l’esposizione di tutti i vari dati raccolti dall’IID per la sua undicesima indagine sulle raccolte fondi. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ornella.ponzoni@istitutoitalianodonazione.it.
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