Scoprire la collezione del Museo e familiarizzare con l’alfabeto tattile dei non vedenti, provando a praticarlo nel contesto di una sfida che coinvolgerà tutta la famiglia all’insegna del divertimento, con tanto di premio finale: è ancora una volta particolarmente stimolante l’iniziativa riproposta dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, in occasione della Giornata Nazionale del Braille di oggi, 21 febbraio (ore 17.30), che sarà coordinata da un docente d’eccezione, quale Daniela Bottegoni, donna non vedente e fondatrice della struttura marchigiana.
Istituito nel 1993 dal Comune di Ancona, con il contributo della Regione Marche e su ispirazione dell’allora UIC (Unione Italiana Ciechi), il Museo Omero è stato riconosciuto nel 1999 come Statale, dalla valenza unica a livello nazionale.
L’obiettivo – come recita la stessa Legge che ha portato a tale passaggio – è quello di «promuovere la crescita e l’integrazione culturale dei minorati della vista e di diffondere tra essi la conoscenza della realtà». E tuttavia l’evoluzione nel corsao del tempo ha portato a uno spazio culturale piacevole e produttivo per tutti, con un percorso flessibile che si adatta ad ogni specifica esigenza dei visitatori.
Nel 2012, poi, è stato avviato il trasferimento nei nuovi spazi della storica Mole Vanvitelliana, processo lungo e tuttora in corso, che punta a creare un percorso innovativo e multisensoriale, tecnologicamente avanzato, con almeno trecento opere in esposizione.
Non resta dunque che “mettersi in gioco” e andare a festeggiare la Giornata Nazionale del Braille nella Mole Vanvitelliana di Ancona, partecipando a quella che sarà una vera e propria “gara tra famiglie”. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@museoomero.it.
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