Più di quattrocento persone, tra responsabili di organizzazioni di volontariato e associazioni, provenienti da sei Regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia), si sono ritrovate a Salerno, nei giorni scorsi, per il seminario che ha chiuso il percorso del 2013 e inaugurato la nuova annualità del progetto formativo dei quadri del Terzo Settore Meridionale (FQTS), promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, dalla Consulta del Volontariato presso lo stesso, da CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e dalla ConVol (Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato), con il finanziamento della Fondazione CON IL SUD [se ne legga anche la presentazione nel nostro giornale, N.d.R.].
Al centro della tre giorni, il tema del rinnovo del patto costituzionale e il senso stesso della nostra Carta che, nel definire il profilo della Repubblica, sancisce, attraverso il principio della ridistribuzione dei beni materiali – ma soprattutto di quelli relazionali, culturali, ambientali, oltreché dei diritti e dei doveri – equità di risorse e benessere tra i cittadini.
L’avvio della nuova annualità del progetto ha coinciso con l’insediamento del nuovo Governo del Paese e inevitabilmente il dibattito è stato animato anche dalla riflessione sulla dimensione politica del volontariato e sulle strategie da intraprendere per avviare nuovi sistemi di welfare che, a partire dal Sud, sperimentino forme di cittadinanza attiva e responsabile. In questo senso, il percorso di FQTS rappresenta una palestra di nuove idee e azioni da mettere in campo sui territori.
Tema centrale su cui lavorare soprattutto nel Sud – come è emerso a Salerno – è stato quello della «ricostruzione di un patto costituzionale, in cui la sovranità popolare non si eserciti esclusivamente con l’espressione del voto, ma coinvolga direttamente i cittadini nello sviluppo di un nuovo modello di Stato Sociale», come hanno dichiarato i promotori del Progetto FQTS.
«Il Terzo Settore – si è detto ancora – rappresenta lo spazio dove costruire questo modello e garantire la giusta partecipazione. Fraternità, benessere e lotta alle disuguaglianze sono i tre princìpi fondamentali alla base delle relazioni sociali, politiche ed economiche, che rappresentano l’elemento portante di questo nostro percorso. Abbiamo però bisogno che le Istituzioni siano dalla nostra parte ed elaborino politiche durature che garantiscano una crescita diffusa umana e sostenibile».
«Noi continueremo sempre a fare la nostra parte – è stata la conclusione – mettendo a sistema il nostro impegno, anche attraverso percorsi formativi come questo di FQTS. Il nostro compito, infatti, è quello di valorizzare il sociale nella vita di tutti i giorni e di promuovere una cultura del cambiamento».
Il percorso FQTS continuerà ora, nelle sei Regioni interessate, con laboratori, agorà e seminari che vedranno il coinvolgimento di circa duecentocinquanta partecipanti in attività regionali e interregionali. Il prossimo seminario interregionale è previsto invece per la fine del mese di settembre. (A.M.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.
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