Viene commentato positivamente, dal Forum Nazionale del Terzo Settore, il nuovo cosiddetto “Decreto Legge Salva Roma” (16/14 del 6 marzo scorso, recante Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche), al punto in cui (articolo 1, comma 3) introduce tra le esenzioni per la TASI – la Tassa sui Servizi Indivisibili, ovvero la nuova imposta unica comunale – gli immobili destinati esclusivamente allo svolgimento, con modalità non commerciali, di attività previdenziali, assistenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive.
In tal modo, le esenzioni alla nuova tassa vengono così uniformate a quelle per la precedente IMU, segnando comunque un’inversione di rotta rispetto alla Legge di Stabilità per il 2014 (Legge 147/13), che non aveva previsto alcun intervento del genere, favorevole al Terzo Settore.
«Si tratta – commenta Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – di un importante segnale di discontinuità rispetto alla Legge di Stabilità, nella quale, pur essendo presente una più che apprezzabile attenzione per le fasce deboli, il Terzo Settore era stato escluso tra le cause di esenzione. E vediamo anche, in questo provvedimento, un riconoscimento del lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi, e un primo, per quanto parziale, accoglimento della nostra richiesta di una fiscalità più premiale per il non profit».
«La previsione di un’esenzione dalla TASI – conclude Barbieri – rappresenta un respiro di sollievo per moltissime associazioni e organizzazioni di Terzo Settore che potranno proseguire nelle loro attività. Rimane comunque ferma la nostra istanza di una migliore configurazione della norma per le esenzioni di IMU, e oggi anche della TASI, che si presta ancora a troppe penalizzanti ambiguità e interpretazioni. I numeri e i benefìci che produce il Terzo Settore non possono essere penalizzati così fortemente e auspichiamo che il nuovo Governo voglia fare chiarezza e giustizia». (S.B.)
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