Non si tocchino le indennità di accompagnamento!

«Se verranno confermate le insistenti voci sulle intenzioni del Governo di contenere la spesa pubblica riducendo tra l’altro le indennità di accompagnamento – dichiara Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – si tratterà di un atto che la nostra Federazione e l’intero movimento delle persone con disabilità non potranno accettare e a cui reagiranno con la massima determinazione»

Disegno di omino che segna lo stop«È un Governo che nascerebbe davvero sotto una brutta stella se fosse realmente questo il primo segnale in tema di politiche sociali. Se verranno infatti confermate certe voci, si tratterà di un atto che la nostra Federazione e l’intero movimento delle persone con disabilità non potranno accettare e a cui reagiranno con la massima determinazione. Da subito, dunque, facciamo appello alle intelligenze presenti in Parlamento dalle quali vorremmo immediatamente sentire alzarsi un coro di protesta e di sdegno».
Questo il commento a caldo di Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) di fronte alle insistenti voci sulle intenzioni del Governo in materia di indennità di accompagnamento e di pensioni di reversibilità.
Come si legge infatti in una nota diffusa dalla Federazione, «un significativo e repentino contenimento della spesa pubblica deriverebbe da interventi di riduzione nell’erogazione delle indennità di accompagnamento, prestazione assistenziale riservata agli invalidi totali e ai ciechi assoluti, non in grado di deambulare o non in grado di svolgere i normali atti della vita. Cioè persone con fortissime necessità di supporto che spesso contano solo sull’assistenza continua dei loro familiari».
«Un altro intervento di riduzione – si legge ancora – riguarderebbe poi le pensioni di reversibilità, cioè quelle riservate ai familiari superstiti di lavoratori che per tutta la vita lavorativa hanno versato contributi. Un colpo particolarmente violento, questo, all’equilibrio di migliaia di famiglie italiane».

Vale poi la pena riprendere anche l’amara conclusione della nota prodotta dalla FISH, quando cioè si ricorda che «l’indennità di accompagnamento, meno di 500 euro al mese, è – al momento – l’unico reale “livello essenziale” garantito alle persone con disabilità grave. Lacuna, questa, ancora più significativa, vista la carenza dei servizi di supporto alle persone e ai continui tagli che in questi anni si sono abbattuti sulle politiche sociali». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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