La Danceability – della quale anche il nostro giornale si è più volte occupato – è una tecnica che utilizza i princìpi della cosiddetta Contact Improvisation, nata negli Stati Uniti all’inizio degli Anni Novanta, grazie all’impulso del danzatore e coreografo americano Alito Alessi, direttore della Joint Forces Dance Company di Eugene (Oregon), il cui scopo è quello di rendere accessibile il linguaggio della danza a tutte le persone.
Si tratta infatti di un’esperienza vissuta insieme da persone con disabilità e non, per vivere esperienze di reciproca uguaglianza, basate sulla fiducia reciproca, la fluidità e l’equilibrio, in un dialogo fisico in cui tutti i sensi sono coinvolti.
Sempre particolarmente attivo in questo settore è il CID (Centro Internazionale della Danza) di Rovereto (Trento), che sta ora per proporre presso la propria sede un nuovo seminario condotto da Roberto Lun, che si articolerà su un doppio weekend (ma ci si può iscrivere anche a uno solo di essi), a partire da sabato 15 e domenica 16 marzo, per proseguire e concludersi sabato 24 e domenica 25 maggio.
Regista, danzatore, performer, coreografo e videomaker, Lun ha tenuto corsi e stage di Contact Improvisation e Teatrodanza in Italia, Europa e Giappone. Diplomatosi in Teatrodanza presso la Civica Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, ha studiato inoltre varie forme di danza contemporanea, oltre che mimo e arti circensi, creando video e coreografie per spettacoli teatrali, multimediali e convention. Ai Giochi Paralimpici Invernali di Torino 2006 è stato il coreografo della cerimonia di apertura. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: cid@centrodelladanza.it.