Mario Barbuto nuovo Presidente dell’UICI

Cambia, dopo ventotto anni, la guida al vertice dell’UICI, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con Mario Barbuto nuovo Presidente dell’Associazione, che succede a Tommaso Daniele. Catanese, ma da molti anni impegnato a Bologna, nell’Istituto dei Ciechi Cavazza, Barbuto crede nella forza di un gruppo dirigente, compatto, operoso e determinato, al servizio della causa dei ciechi e degli ipovedenti italiani
Mario Barbuto
Mario Barbuto, nuovo presidente dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)

Al suo novantaquattresimo anno d’età, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) ha eletto come sesto presidente nazionale della sua storia Mario Barbuto, che succede a Tommaso Daniele, ritiratosi dopo ventotto anni dalla carica per motivi di salute.
«In questo difficile frangente – si legge in una nota dell’Associazione – l’UICI necessitava di una guida sicura. Il sodalizio dev’essere pronto ora ad affrontare le nuove e più ardue sfide poste anche dalle prossime Leggi Finanziarie 2014 e 2015, oltre che dal processo di riforma politica ed economica che riguarderà l’intero Paese. Occorreva dunque eleggere una persona in grado di guardare all’oggi con la massima attenzione e che contemporaneamente potesse preparare quel domani associativo ritenuto ormai unanimemente indilazionabile per il futuro stesso dell’UICI».

Catanese, Barbuto ha operato per molti anni a tutti i livelli dirigenziali dell’UICI, sia sul piano provinciale, che regionale e nazionale. «All’Associazione – spiega – devo tantissimo, per certi versi tutto, dall’istruzione al lavoro, dalle soddisfazioni professionali all’integrazione sociale, nonostante la mia grave minorazione visiva».
Dopo i primi anni vissuti nella sua città d’origine, il nuovo Pesidente dell’UICI si è trasferito a Bologna, dapprima per gli studi, poi per un lavoro di responsabilità nel noto Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, ricoprendo ruoli amministrativi e formativi e occupandosi anche di integrazione scolastica, di ausili tiflotecnici, di prodotti librari, sdi iniziative culturali, sportive e del tempo libero. A Bologna è stato inoltre Consigliere Comunale, diventando vicepresidente della Commissione Bilancio e facendo parte della Commissione Servizi Sociali.
Componente della Direzione Nazionale dell’UICI, circa una ventina d’anni fa ebbe dal presidente Daniele l’incarico di creare il sistema informatico dell’Associazione, oltre a rappresentare quest’ultima durante numerosi incontri anche all’estero con le organizzazioni di ciechi e ipovedenti in Europa, America e Africa.

«Come ha detto e scritto più volte Tommaso Daniele – ha dichiarato Barbuto, subito dopo la sua elezione – è tramontato il tempo dell’uomo solo al comando. Mai più, dunque, un Presidente solitario, unico traino di un pesante rimorchio; al contrario, invece, un gruppo dirigente, compatto, operoso, determinato, alla guida dell’Unione, al servizio della causa dei ciechi e degli ipovedenti italiani. La mia disponibilità è totale, il mio impegno garantito». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa.zauri@ciechi.it.

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