Scuola e formazione, lavoro, socialità, vita indipendente e partecipazione: erano stati sostanzialmente questi i punti principali della lettera aperta inviata da Alfio Desogus, presidente della FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) a tutti i candidati alla Presidenza della Regione, in vista delle elezioni regionali del 16 febbraio scorso.
Ora, dunque, che la nuova Giunta Regionale è stata formata dal presidente eletto Francesco Pigliaru, lo stesso Desogus registra «positive novità, interessanti innovazioni negli incarichi di Governo» e ritiene «vi siano buone condizioni per il rilancio della presenza e della proposta della FISH».
Come dunque era stato fatto in campagna elettorale, anche questa volta il Presidente della Federazione si rivolge direttamente al nuovo Presidente della Regione, per avanzare pubblicamente alcune proposte, utili «a caratterizzarne i primi mesi di Governo, in àmbito di disabilità».
Caro presidente Pigliaru, abbiamo partecipato attivamente al dibattito e al confronto della recente campagna elettorale per l’elezione del Consiglio Regionale della Sardegna, impegnandoci nella definizione di proposte coerenti e credibili per tutti gli aspetti della società aventi ricadute nella nostra vita quotidiana. Ci siamo perciò rivolti con una lettera aperta, nella convinzione che le nostre proposte potessero essere terreno fertile per qualificare la qualità sociale e la dignità di tutti i cittadini sardi.
Nel sottolineare la nostra piena disponibilità all’elaborazione di programmi e di scelte condivise per un buon governo della Sardegna, proponiamo che da subito si adottino decisioni che non hanno costi finanziari, ma che assumono una grande valenza strategica per il rilancio della programmazione e della partecipazione.
C’è bisogno di ricreare un clima positivo e propositivo per mettere a frutto tutte le intelligenze e le interessanti esperienze che molte organizzazioni dei disabili e gli operatori hanno condotto in questi anni. Coinvolgere e responsabilizzare tutte le forze disponibili nel perseguimento di obiettivi avanzati e qualificanti, è un passaggio doveroso e di sicuro risultato.
Ecco perché, per i primi quattro mesi, le suggeriamo alcune azioni strategiche.
Innanzitutto proponiamo la costituzione della Consulta Regionale della Disabilità (Legge Regionale 7/08). Sarebbe un atto doveroso verso lo stesso Consiglio Regionale che ha, a suo tempo, approvato la Legge e sarebbe anche il primo esempio in Italia perché la Consulta sarà presieduta dallo stesso Presidente della Regione Sardegna, assicurando il carattere generale e universalistico delle scelte programmatiche.
L’attivazione della Consulta Regionale della Disabilità dovrà essere coerente e armonizzata con il prossimo avvio della Commissione Regionale per la Programmazione dei Servizi Integrati, anch’essa di nuova costituzione e ferma nel cassetto da ben otto anni! (Legge Regionale 23/05).
Costruire la sinergia fra i due organismi regionali potrà essere una grande opportunità per perseguire la cultura dei servizi integrati, per organizzare servizi e strutture diffuse nel territorio, partecipati e soprattutto a carattere universalistico. Ciò consentirebbe una maggiore collaborazione con i servizi comunali e con i servizi socio-educativi e formativi, con una ricaduta positiva sui progetti personalizzati riprogrammati su base triennale.
Vanno per altro a scadenza le Commissioni Regionali per il Diritto al Lavoro (Legge Regionale 20/02) e il Comitato per la Programmazione dei Fondi Sociali Europei (FSE).
Nei tre anni di attività nel Comitato di Gestione dei Fondi per il Diritto al Lavoro delle Persone con Disabilità, ci siamo fortemente impegnati per il recepimento della Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), partecipando poi all’elaborazione di diversi provvedimenti per i tirocini e la formazione professionale che ora devono trovare attuazione nel territorio regionale.
In questa direzione abbiamo potuto, in diverse occasioni, sperimentare la grande incisività derivante dal coordinamento con i programmi europei, anche se sul tema Europa dobbiamo sviluppare una maggiore attenzione alle iniziative continentali che vengono articolate nei diversi programmi di settore.
Noi ci fermiamo qui. Riteniamo di avere messo in evidenza, per un buon lavoro, non un percorso economicamente dispendioso, ma una proposta di impegno destinata a produrre buoni frutti e gratificanti soddisfazioni.
Come può notare, siamo pronti e soprattutto contenti di mettere a disposizione della Sardegna le nostre risorse umane e intellettuali all’insegna dell’azione volontaria che si gratificherà delle conquiste che insieme costruiremo. Ne trarrà giovamento la nostra Isola e con essa rinasceranno le speranze per una vita dignitosa e solidale.
Presidente della FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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