A Palermo i timori oscurano anche le notizie positive

Se infatti sono positive le notizie sul fronte dei Centri Socio Educativi e dell’assistenza in regime residenziale e semiresidenziale, non lo è certo la riduzione a tre ore al giorno del parcheggio sulle strisce blu ed è soprattutto gravissima l’imminente sospensione dell’assistenza domiciliare. Lo denuncia Salvatore Crispi, responsabile del Coordinamento H Siciliano, che ha chiesto un incontro urgente con il Consiglio Comunale palermitano

Ombra di uomo in carrozzina su sfondo arancione«Nel quadro di una programmazione organica per i servizi a favore delle persone con disabilità, che è quasi del tutto assente nella maggioranza dei territori della Sicilia, l’Amministrazione comunale di Palermo risulta particolarmente ondivaga, con notizie sorprendentemente positive alle quali, però, ne fanno da contraltare altre del tutto negative».
Lo afferma Salvatore Crispi, responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, in una lettera inviata a tutte le principali organizzazioni dell’Isola che si occupano di disabilità e di Terzo Settore, nella quale, per altro, i timori per l’imminente futuro sembrano decisamente oscurare la soddisfazione per quanto di buono è stato recentemente annunciato nel capoluogo siciliano, tanto da far chiedere un incontro urgente alla Quarta Commissione Consiliare Permanente del Consiglio Comunale di Palermo.

«Se da un lato – scrive infatti Crispi – è giunta la notizia dell’avvio delle procedure per la trattativa privata, necessaria finalmente a riattivare, dopo più di un anno e mezzo, gli otto Centri Socio Educativi [questione a suo tempo ampiamente trattata anche dal nostro giornale, N.d.R.], che diventeranno dieci dopo l’espletamento delle procedure per la stessa trattativa privata, e ci è stato comunicato che è partita la gara d’appalto per l’affidamento del servizio per la cosiddetta “struttura aperta”, che assisterà persone con disabilità in regime residenziale o semiresidenziale, dall’altro lato, si sospenderà presto il servizio di assistenza domiciliare per cento persone con disabilità gravissime e si è diffusa la notizia che il Consiglio Comunale di Palermo, sulla spinta delle società di gestione, rimangiandosi quanto aveva precedentemente deliberato, ha ridotto a sole tre ore al giorno la possibilità di parcheggiare negli stalli delle strisce blu le autovetture munita di regolare contrassegno».
«Indubbiamente – commenta Crispi – l’avvio delle procedure per l’affidamento e la riattivazione dei Centri Socio Educativi, sia pure per soli sei mesi, è una notizia ampiamente soddisfacente, in quanto le persone che vi erano assistite rischiavano di perdere tutto quello che avevano guadagnato in termini di autonomia possibile, di assistenza e di socializzazione. Questo, quindi, va certamente riconosciuto all’Amministrazione Comunale, che ha superato innumerevoli difficoltà burocratiche, amministrative e interpretative di norme regionali non sempre chiare e consequenziali. Stesso discorso, poi, si può fare per l’avvio delle procedure di affidamento per la “struttura aperta”. E tuttavia, queste notizie rischiano di essere almeno in parte oscurate dalla gravissima imminente sospensione (il 28 marzo) del servizio di assistenza domiciliare, ciò che rischia di porre le persone che ne usufruiscono in condizioni molto, ma molto disagiate, poiché non potrebbero svolgere nemmeno gli atti più elementari della vita quotidiana, quali ad esempio alzarsi dal letto, lavarsi, mangiare ecc., aggravando così, di fatto, le loro condizioni di vita poco dignitose e spesso drammatiche».

Quello dell’assistenza domiciliare a Palermo è per altro un servizio che già da qualche anno – dopo l’esaurimento dei fondi propri del Comune – funzionava tramite risorse derivanti dalla Legge Nazionale 328/00, assegnate al Distretto Socio Sanitario D42, ora anch’esse esaurite. «A quanto sembra – spiega il Responsabile del Coordinamento H – la Giunta del Governo della Città di Palermo e gli uffici preposti avevano chiesto al Consiglio Comunale, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2013, di prevedere delle somme e di accendere uno specifico capitolo; di tutto questo, però, non si è saputo più nulla e quindi ora siamo giunti alla sospensione, che oltre tutto inciderà molto anche sull’immagine di attenzione e di sensibilità che l’Amministrazione Comunale vorrebbe costruirsi sull’area della disabilità e del sociale in genere. Da parte nostra intendiamo fare di tutto per scongiurare questa sospensione, ma anche per rendere continuativo nel tempo questo servizio di vitale ed essenziale importanza».
«Analogo discorso – prosegue Crispi – si potrebbe fare per gli stalli delle strisce blu che nel dicembre del 2012 il Consiglio Comunale aveva concesso gratuitamente e a tempo illimitato alle vetture con regolare contrassegno, ma che ora, nei mesi scorsi, è stato revocato con una Delibera, su ricorso delle Aziende APCOA [parcheggi, N.d.R.] e AMAT [trasporti municipali, N.d.R.], per ragioni anche di tipo economico. Questo dimostra la scarsa sensibilità e attenzione verso le persone fragili e con disabilità che, invece, devono essere sostenute anche attraverso una programmazione organica e globale che eviti di sovrapporre provvedimenti a provvedimenti non consequenziali e magari in contrasto tra di loro, e soprattutto senza dover sempre rincorrere le emergenze, ma anzi pianificando tutto, per razionalizzare risorse umane ed economiche da impegnare, mantenendo ed elevando la quantità, ma soprattutto la qualità negli interventi».

Nel rivolgersi infine ai vari Enti e alle Associazioni destinatarie della sua lettera-appello e in particolare a quelle di tutela e rappresentanza delle persone con disabilità, il Responsabile del Coordinamento H ritiene che esse abbiano « il dovere di occuparsi e di sviluppare delle azioni comuni, per scongiurare, in special modo, la sospensione di un servizio così essenziale e di importanza vitale, come quello dell’assistenza domiciliare, che riveste un’alta valenza sociale». «Lo specifico caso di Palermo – sottolinea poi Crispi – è emblematico, poiché rispecchia una situazione generalizzata sul territorio siciliano di cui tutti ci dobbiamo occupare, per costruire o ricostruire un sistema voluto dalla legislazione – e in particolar modo da quella regionale – sull’area della disabilità e del sociale in genere. Le difficoltà finanziarie ed economiche che oggi viviamo, infatti, non possono certo essere delle valide giustificazioni, quando si parla di persone, uniche e irripetibili, con i loro inalienabili diritti che vanno sempre e comunque tutelati e rispettati». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: salvatorecrispi@libero.it.

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