Avevamo già sottolineato l’importanza del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 80/13, (Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione) e torniamo a ribadirlo poiché, per la prima volta in Italia, tale norma dovrà avviare la valutazione della qualità del sistema di istruzione, sia tramite l’autovalutazione, sia mediante la valutazione esterna delle singole scuole.
A occuparsene dovranno essere l’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione), l’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e un nucleo di Ispettori Tecnici del Ministero, che non si limiteranno a prendere in considerazione i soli risultati del profitto – come avviene ad esempio con le prove INVALSI -, ma che guarderanno anche ai processi di educazione e istruzione, nonché alle risorse strutturali e operative di ogni singola classe e di ogni singola scuola. A tal proposito gli esperti formuleranno degli indicatori che permetteranno di effettuare tale valutazione.
Alla luce di tutto ciò, le Associazioni che si occupano degli alunni con disabilità hanno già chiesto al Ministero – tramite l’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica – la formulazione di indicatori strutturali, di processo e di risultato, concernenti l’inclusione scolastica degli stessi alunni con disabilità, tutti criteri che devono entrare nel numero degli indicatori generali per la valutazione del sistema di istruzione.
In tal senso, riteniamo anche opportuno – data l’importanza dell’argomento – segnalare un recente volume che commenta il Regolamento contenuto nel DPR 80/13, nel quadro più ampio della teoria generale della valutazione, sia interna (Consigli di Classe, Collegio dei Docenti, Dirigente Scolastico), che esterna (da parte delle famiglie e degli Enti Locali).
Si tratta dell’Autovalutazione di istituto di Giorgio Allulli, Fiorella Farinelli e Antonino Petrolino (Milano, Guerini e Associati, 2013), pubblicazione che può certamente essere utile anche a far riflettere su come inserire in àmbito di valutazione anche quella dell’inclusione riguardante sia gli alunni con disabilità, che quelli con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) o con altri BES (Bisogni Educativi Speciali). (Salvatore Nocera)