Sono state tre giornate di intenso confronto, ma anche e soprattutto di programmazione politica per l’immediato futuro e per prospettive di più lungo respiro, con l’obiettivo di consolidare e rilanciare la propria iniziativa, quelle vissute a Roma durante il Congresso Nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (se ne legga anche la presentazione sempre nel nostro giornale).
«Non c’è futuro senza memoria – è stato più volte ribadito – e ricordare da dove si è partiti, la strada percorsa, i successi e gli insuccessi di vent’anni di attività, i cambiamenti del contesto politico, sociale, culturale, è indispensabile per ogni azione futura, con la forza di un’ormai robusta identità».
La prima giornata del Congresso è stata animata da un incontro cui ha partecipato un folto e qualificato gruppo di ospiti: dal Parlamento ai Ministeri, dall’INPS alle organizzazioni sindacali, dagli Enti Locali alle organizzazioni dell’impegno civile.
Densa, innanzitutto, è stata la prolusione del presidente Pietro Barbieri, che ha proposto uno spaccato di cosa sia accaduto, in vent’anni, di positivo e negativo per le persone con disabilità, di come la loro identità, la loro volontà di esserci da protagonisti abbia inesorabilmente prodotto effetti significativi e fornito strumenti e occasioni per non poter essere più esclusi dal confronto e dalle decisioni future che li riguardano. Una strada lunghissima ancora da percorrere.
Particolarmente atteso, poi, l’intervento del neoministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, dal quale è arrivato un chiaro riconoscimento per l’autorevolezza della FISH e per la capacità di tale organizzazione di rappresentare le istanze e i disagi, ma anche le idee per una società più inclusiva, più attenta, e in grado di non lasciare nessuno “indietro” o “fuori”.
Il Ministro ha poi voluto rassicurare i presenti sulle risorse destinate alla politiche sociali, che non saranno oggetto né di spending review né di altri interventi di riduzione. Una medesima rassicurazione è arrivata anche rispetto ai criteri per la concessione dell’indennità di accompagnamento, che per ora rimarranno tali, senza modificazioni di sorta. «Questo tuttavia non significa – ha precisato Poletti – che il comparto delle provvidenze assistenziali – o piuttosto delle politiche di sostegno alle persone con disabilità – non sarà oggetto di un’oculata e cauta rivisitazione».
La seconda e la terza giornata sono state dedicate invece ai lavori congressuali veri e propri. In apertura è stata ascoltata e approvata la relazione del presidente Barbieri, all’interno della quale è stato centrale l’appello alla futura Giunta che «dovrà assumere questa connotazione: una squadra plurale di vertici associativi in grado di assumere la responsabilità della dimensione politica e organizzativa del movimento che in Italia si è posto come avanguardia nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie». E dovrà essere «una voce unitaria, risultante dalla partecipazione», pena il rischio di «un ritorno alle categorizzazioni, alle divisioni per disabilità o, peggio, per patologia, ciò che produrrebbe l’involuzione antecedente la stessa nascita della Federazione in cui il nostro mondo sarebbe considerato come frammentato, fragile, fondato su personalismi e incapace di proporsi come credibile soggetto politico».
Oltre poi ad approvarne la relazione, il Congresso ha unanimemente tributato un commosso saluto a Barbieri, che ha lasciato la guida della Federazione dopo diciotto anni nel corso dei quali ne ha segnato profondamente la storia, l’attività e l’indiscutibile crescita.
Successivamente è stato il momento della discussione e dell’approvazione della mozione generale e di quelle particolari. Nella prima sono stati individuati i punti salienti e prioritari, declinando obiettivi e azioni sulle politiche sociali, su quelle per la disabilità, per la salute, la Vita Indipendente, il lavoro di cura, il lavoro e l’inclusione scolastica. Su quest’ultimo aspetto è stata approvata un’ulteriore mozione particolare sulla qualità appunto dell’inclusione scolastica e sull’istruzione domiciliare, oltre che sulle tasse scolastiche.
Garanzia dei diritti umani e della Vita Indipendente sono stati quindi l’oggetto di una mozione di denuncia presentata da ENIL Italia (European Network on Independent Living) e approvata dal Congresso, mentre la promozione della conoscenza dei Fondi Strutturali Europei e delle politiche dell’Unione e di quelle internazionali sulla disabilità saranno al centro di uno specifico seminario, approvato in una mozione presentata da DPI Italia (Disabled Peoples’ International).
E ancora, dopoché una mozione particolare ha riguardato la futura formazione dei quadri dirigenti della FISH, con l’obiettivo di favorire la partecipazione qualificata da parte delle persone con meno di 35 anni, unanime è stato il consenso per l’ultima mozione, presentata da Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale). «In Italia – vi si legge – sussistono ancora oggi realtà segreganti per le persone con disabilità, in particolare di origine intellettiva, che sono costrette a vivere presso istituzioni totali che per loro natura non consentono alcuna reale inclusione. Ciò contro l’articolo 19 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. La mozione impegna la FISH a elaborare, avanzare e sostenere proposte di modifica normativa nella direzione di rimuovere ogni situazione segregante di istituzionalizzazione delle persone con disabilità a favore della domiciliarità o di piccole comunità, della permanenza e inclusione nella propria comunità di origine. E inoltre a promuovere linee di finanziamento consolidato mirate alla deistituzionalizzazione delle persone con disabilità».
Un importante passaggio istituzionale è stato quindi quello dedicato al rinnovo della Giunta Nazionale FISH, passata a quindici componenti, dopo la decisione di riservare all’interno dell’organo tre rappresentanti espressione delle Federazioni Regionali, sempre nella prospettiva della massima partecipazione. Gli altri dodici componenti rimangono invece di espressione associativa.
Su 110 delegati ammessi al voto, dunque, sono risultati eletti per le Associazioni: Vincenzo Falabella (FAIP-Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici, 98 voti); Mario Alberto Battaglia (AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla, 61); Silvia Cutrera (DPI Italia-Disabled Peoples’ International, 60); Roberto Speziale (ANFFAS-Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, 55); Marcello Tomassetti (UILDM-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, 53); Marco Espa (ABC-Associazione Bambini Cerebrolesi, 52); Vincenzo Soverino (AISLA-Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, 42); Antonio Cotura (FIADDA-Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi, 39); Marzia Tanini (UNITALSI-Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, 38); Germano Tosi (ENIL Italia-European Network on Independent Living, 36); Mario Chimenti (FANTASIA-Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sindrome di Asperger, 26); Francesco Diomede (AISTOM-Associazione Italiana Stomizzati, 25). Per le Federazioni Regionali, invece: Donata Vivanti (Toscana, 92 voti); Daniele Romano (Campania, 76); Giampiero Licinio (Friuli Venezia Giulia, 25).
Nei prossimi giorni verrà definita la prima seduta della Giunta, nel corso della quale verranno eletti il nuovo Presidente, i Vicepresidenti, il Segretario e il Tesoriere.
Da ultimi, ma non certo ultimi, altri due momenti particolarmente significativi. Dapprima il lunghissimo applauso che ha salutato Salvatore Nocera, personalità centrale nella storia e nelle azioni della FISH, oltreché assiduo e quanto mai prezioso collaboratore del nostro giornale.
Nocera rimarrà comunque un imprescindibile punto di riferimento per la Federazione, pur uscendo dalla Giunta, ma rimanendo nel Comitato dei Garanti – insieme a Nunzia Coppedè e Riccardo Nucci – organo anch’esso rinnovato in occasione del Congresso di Roma.
Partecipata e particolarmente sentita, infine, è stata la serata dedicata al ricordo di Bruno Tescari e Gianni Selleri, due compiante personalità che molto contribuirono alla nascita e al consolidamento della FISH, ma che furono testimoni di un impegno civile e culturale, ben oltre le stesse sigle e le appartenenze. (C.G. e S.B.)
I testi integrali dei vari documenti citati nella presente nota (prolusione e relazione di Pietro Barbieri; mozione generale; mozioni particolari) sono tutti disponibili nel sito della FISH. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.