L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità – che viene ormai data per scontata nel nostro Paese – trova reale riscontro nella quotidianità e nelle prassi, attraverso la valorizzazione delle risorse di ciascuno?
È soprattutto questa la domanda che ha spinto il Quadrifoglio di Bologna – Cooperativa Sociale che con i suoi oltre 450 operatori, si occupa dell’integrazione scolastica di oltre mille alunni bolognesi – ad organizzare, a quasi quarant’anni dall’entrata in vigore della Legge 517, che nel 1977 sancì l’integrazione scolastica di tutte le persone con disabilità, il convegno denominato appunto Progettare e promuovere l’integrazione delle abilità nella scuola inclusiva. Quali buone prassi?, in programma per sabato 12 aprile al Teatro Arena del Sole di Bologna (Via Indipendenza, 44, ore 8.30).
«Il processo di inclusione – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – è un percorso ancora in itinere, che coinvolge operatori specializzati, insegnanti, pedagogisti, genitori e tecnici dell’AUSL. Con questo convegno intendiamo rivolgerci prevalentemente a insegnanti, insegnanti di sostegno, educatori, pedagogisti e a tutti coloro, a partire dalle famiglie, che lavorano ogni giorno per favorire l’integrazione scolastica e sociale dei minori con disabilità. In realtà, non vogliamo fornire proposte precostituite, ma aprire possibilità nuove di pensiero e di azione. Nel corso della giornata, quindi, i vari relatori discuteranno su come realizzare pratiche educative e didattiche, che sappiano realmente rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze di integrazione e inclusione di giovani alunni con disabilità e di bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali».
Preceduti da un “Incursione Teatrale” curata dalla Compagnia Gruppo Elettrogeno, i lavori della giornata – patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia e dal Comune di Bologna – prevedono di soffermarsi tra l’altro sui temi riguardanti l’educatore di istituto, le aspettative delle famiglie e le specializzazioni degli operatori.
Patrizia Sandri, professore associato di Didattica e Pedagogia Speciale del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, ripercorrerà innanzitutto l’evoluzione dell’integrazione scolastica, partendo dalle sue radici per prospettare le evoluzioni future. Dal canto suo, Dimitri Argiropoulos, educatore-pedagogista e professore a contratto dell’Università di Bologna, affronterà il delicato tema dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità di origine straniera, mentre Maria Chiara Verdecchia, docente a contratto dell’Università di Urbino, si soffermerà sui bisogni educativi speciali.
Meno sostegno più inclusione: il confronto continua, sarà quindi il titolo dell’intervento di Claudio Imprudente, giornalista, scrittore e presidente del CHD (Centro Documentazione Handicap) di Bologna, un tema che ruota intorno alla figura dell’insegnante di sostegno, su cui lo stesso Imprudente ha avuto nei mesi scorsi un vivace e proficuo scambio di opinioni con genitori e docenti. «La questione – scriveva nell’articolo che ha innescato il dibattito – ruota attorno all’eccessivo automatismo col quale si avvia l’ingranaggio “inclusione = necessità dell’insegnante di sostegno” in qualsiasi ordine di studi». (Francesca Mozzi)
Il programma completo del convegno è disponibile nel sito della Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio di Bologna. Per ulteriori informazioni: francescamozzi@icloud.com, info@coopquadrifogliobologna.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- L'ONU e le persone con disabilità Si avvicina la sesta sessione di lavoro del Comitato incaricato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite di elaborare una Convenzione sulla Promozione e la Tutela dei Diritti e della Dignità delle Persone…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…