Per cielo, per terra e per mare. Alla Salone del Turismo e delle Vacanze per Tutti, Gitando.all, giunto alla sua sesta edizione e tenutosi all’inizio di aprile a Vicenza, c’era voglia di evasione. Non solo dai vincoli stretti della quotidianità, ma anche da quelli di una condizione che spesso lascia poco spazio alla libertà. Così, forse, poco ha stupito che in mostra ci fossero un camper adattato (Evan della Dethleffs), dotato di sollevatore e grandi porte per accedervi con la sedia a rotelle (si veda anche il video dell’accesso dalla porta posteriore). Il suo costo si aggira sui 75.000 euro. E poi un aereo, con la cabina più bassa e comandi a cloche, studiato appositamente per consentire ai disabili di conseguire il brevetto di pilota (33 ore di teoria e 16 di volo al costo di circa 3.200 euro, grazie alla ONLUS Volare Lontano e alla Scuola di Pilotaggio di Thiene, in provincia di Vicenza; anche qui se ne veda il video dell’accesso). Ancora, il progetto di un catamarano da diporto totalmente accessibile.
Quest’ultimo si chiama Abile ed è appunto un catamarano cabinato da 12 metri, pensato per le persone in carrozzina, progettato dalla DNA (Divisione Nautica Avanzata). Presentato in anteprima a Gitando.all (il costo si aggirerà sui 240.000 euro), esso rappresenta realmente un cambio di prospettiva. Si inizia, infatti, a progettare per tutti. «La barca – spiega Daniele Beniamino Bongini, responsabile del progetto – è nata dalla consapevolezza che c’è una fascia di persone che esprime un bisogno che non viene soddisfatto dai prodotti in commercio. Esistono realtà adattate, ma pochi hanno avuto il coraggio e la voglia di ripartire da zero e pensare a qualcosa di innovativo».
Il prezzo, ovviamente, non è certo per tutte le tasche e quindi una domanda sorge spontanea: quanti sono i potenziali fruitori? «Per il momento siamo stati premiati – sottolinea Bongini -: abbiamo infatti già ricevuto undici prenotazioni che si concretizzeranno nel momento in cui si passerà dalla fase di progettazione al varo, previsto per l’estate o l’autunno prossimi. Sorprende però che di questi undici clienti solo una fosse persona con disabilità. Gli altri dieci hanno valutato la comodità degli spazi. Inoltre, abbiamo registrato l’interesse di alcune società charter che potrebbero acquistarlo e poi noleggiarlo, abbassando di fatto la soglia di accesso ad Abile».
Un progetto ambizioso, dunque, che vede l’interesse di molti compratori stranieri, tanto che è già allo studio un 17 metri con tre cabine matrimoniali destinato ai Paesi arabi. «Non abbiamo guardato solo all’accessibilità – aggiunge Bongini -, ma anche alla sostenibilità. Abbiamo infatti dotato l’imbarcazione di pannelli fotovoltaici e di generatori eolici».
Sostenibilità o meno, altre due o tre belle novità sono state presentate a Vicenza. Per la gioia degli sciatori, grazie all’impegno della scuola sci Scie di Passione e dell’Associazione guidata da Andrea Stella, Lo Spirito di Stella – della quale, tra l’altro, partirà il 25 aprile a Umago in Croazia, la stagione estiva dei Sailing Campus, per insegnare ad andare a vela -, tutti i rifugi alpini del Comprensorio di Folgaria (Trento) sono stati resi accessibili e dotati di sedia a rotelle per sciatori in carrozzina, mentre, su un altro versante, Venezia si sta dotando del pontile (se arrivano i fondi sarà completato a settembre) e della prima gondola per persone con disabilità motoria (Gondolas 4 All).
Non solo gondole, però, il gruppetto infatti di Gondolas 4all, guidato dal gondoliere Alessandro Dalla Pietà, 38 anni, e da Enrico Greifenberg, offre una rete di alberghi accessibili, transfert e trasporti e una proposta di escursioni per tutti a Venezia e in Veneto.
Per la Regione Veneto, del resto, non si tratta dell’unica proposta. Essa infatti ha attivato uno sportello, in collaborazione con Village for all (V4A) – la rete che conferisce il marchio internazionale dell’ospitalità accessibile – , dedicato a quelle eccellenze dell’hotellerie che vogliono entrare nel circuito del turismo accessibile.
Ma a farla da protagoniste, a Gitando.all, sono state soprattutto le persone e ciò che hanno saputo fare e trasmettere ai visitatori del Salone.
Si parte dal fare con Omar Papait, giovane cuoco in sedia a rotelle, che durate un’esibizione ha sfidato il celebre chef Carlo Cracco in una gara di cucina. E l’attenzione, per una volta, si è spostata dalla carrozzina alla batteria di pentole, ai gusti e alle sensazioni che entrambi gli chef sono riusciti con passione a trasferire nella loro creazione culinaria. Non importa chi abbia vinto, anche se il piatto di Papait è stato tanto apprezzato da Cracco da strappare al cuoco la promessa di prenderlo in considerazione per la prossima edizione del programma televisivo Masterchef, importa avere annullato le differenze.
Ma la passione ha guidato tanti degli ospiti che si sono succeduti sul palco a raccontare le loro esperienze. Senza alcuna volontà di apparire “superdisabili”, ma con l’umiltà di spiegare il proprio mondo, la propria abilità che si è potuta esprimere grazie allo scioglimento di vincoli e barriere ideologiche e fisiche. Laura Rampini, la paracadutista in carrozzina, Franco Bentenuti, pilota paraplegico di ultraleggeri e Rossano Valenti, corridore professionista di quad. E ancora Gianluca Tassi, pilota professionista di fuoristrada che ha affrontato rally e safari o Simone Salvagnin, alpinista scalatore non vedente in procinto di partire per una spedizione in Africa sul Kilimangiaro.
«Non lo facciamo per salire sul podio – racconta con semplicità lo stesso Salvagnin -, per essere considerati più degli altri. Io – ma penso di poter parlare anche per gli altri “esperti sportivi” del sito Emozionabile – lo faccio per passione. È la mia via d’uscita, qualcosa che, con grande sacrificio, ho realizzato e che mi ha conquistato. Qualcosa che forse avrei realizzato anche se non avessi una disabilità».