Una colletta per la vernice e il cartello

Servirà questo, per consentire al Comune di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, di realizzare quel parcheggio riservato alle persone con disabilità, nei pressi della locale Camera del Lavoro, dopo che quella stessa Amministrazione Municipale ha dichiarato di «non avere risorse» per farlo? Eppure, ci sarebbe una norma nazionale che prescriverebbe l’obbligo di un parcheggio riservato ogni 50 posti…

Parcheggio riservato a persone con disabilità«Se il problema sono gli stanziamenti, vorrà dire che faremo una colletta per acquistare la vernice per le strisce gialle e per il cartello! Credo infatti che una spesa del genere possa variare dai 200 ai 400 euro».
Lo ha dichiarato in modo non poco provocatorio Enrico Agosti, presidente del CoReMi (Comitato Regionale Mielolesi) del Veneto, commentando la risposta del Comune di Montecchio Maggiore (Vicenza) alla richiesta della CGIL locale di poter disporre, a fianco della propria Camera del Lavoro, di un parcheggio riservato alle persone con disabilità: «Dopo avere esaminato attentamente la problematica ed aver eseguito un sopralluogo – è scritto nella lettera dell’Amministrazione Municipale -, si fa presente che per la realizzazione dello stallo di sosta disabili di Via Volta sono necessarie delle opere stradali che consistono nella modifica del marciapiede e nella realizzazione di una rampa per l’accesso al marciapiede dalla strada. Purtroppo, attualmente, non ci sono le risorse per la realizzazione di tali lavori».
«La nostra sede – aveva dichiarato Morgan Prebianca, responsabile della CGIL di Montecchio – è un luogo aperto al pubblico e tutti, indistintamente, devono poter entrare, ma vista la risposta del Comune, ci chiediamo dove le persone con disabilità che vogliano venire da noi possano parcheggiare, considerando che nel raggio di almeno 300 metri non esiste alcun parcheggio loro riservato».

In realtà, riteniamo di dover subito sgombrare un equivoco di fondo. Non spetta cioè a un Ente Locale, come nel caso specifico del Comune di Montecchio Maggiore, stabilire se intenda o meno realizzare quel parcheggio. A prescriverlo, infatti, è una norma nazionale, il Decreto Ministeriale 236/89 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche), ove all’articolo 8.2.3 si legge esattamente che «nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a m 3,20, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili».
Lo sottolinea correttamente anche Enrico Agosti che per altro, oltre a ricordare che «in quella via di parcheggi riservati non ve n’è alcuno», non dimentica nemmeno il concetto di «accomodamento ragionevole»*, previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ricorda che «proprio accanto alla sede di Via Volta della Camera del Lavoro e a circa 50 metri vi sono due rampe che abbiamo misurato, entrambe non perfette, ma comunque utilizzabili».
Staremo dunque a vedere se sarà realmente necessario ricorrere alla colletta richiamata da Agosti… (S.B.)

*Al quinto comma dell’articolo 2 (Definizioni) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, si legge che: «Ai fini della presente Convenzione […] per “accomodamento ragionevole” si intendono le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo adottati, ove ve ne sia necessità in casi particolari, per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali».

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