Si basa sul Decreto Legge di razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, convertito con modifiche nella Legge 125/13, una mozione presentata in questi giorni al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio dal consigliere Riccardo Agostini, facendo esattamente riferimento all’articolo 7 (commi 6 e 7) di tale norma, dove per gli Enti Pubblici – come abbiamo ampiamente riferito a suo tempo – è stata prevista la deroga al blocco delle assunzioni di coloro che appartengono alle cosiddette “categorie protette”, fissate dalla Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), anche in situazione di soprannumerarietà e quindi l’obbligo al collocamento mirato dei lavoratori mancanti al raggiungimento delle quote previste per legge.
Rilevato quindi che «il collocamento obbligatorio dei disabili è obbligatorio, anche laddove le Amministrazioni Pubbliche siano soggette al Patto di Stabilità, con l’obbligo di riduzione del tetto di spesa del personale», considerato che «nonostante la Legge 68/99 garantisca l’obbligo ai datori di lavoro pubblici e privati con più di 15 occupati di provvedere a dette assunzioni, tale obbligo non viene di fatto garantito, soprattutto dagli Enti Pubblici» e visto che «la Regione, in quanto Ente Pubblico e gli Enti e le Aziende di competenza regionale, come ad esempio le ASL, sono tenute al 7% delle assunzioni obbligatorie di lavoratori disabili», la mozione chiede al Consiglio Regionale di impegnare il Presidente della Regione Lazio «a procedere alle assunzioni delle categorie protette nel limite della copertura della quota d’obbligo, anche in deroga al blocco delle assunzioni, nell’Amministrazione Regionale e negli Enti e Aziende di competenza regionale, in modo da regolarizzare quanto prima la propria posizione, nel rispetto dei temi del lavoro, della difesa dei lavoratori e dei livelli occupazionali». (S.B.)
Ringraziamo Sandro Paramatti per la segnalazione.