«Siamo molto soddisfatti delle Linee Guida per una riforma del Terzo Settore, proposte dal Presidente del Consiglio. Si tratta infatti di un testo nel quale ci riconosciamo e al quale, attraverso i Parlamentari chiamati a comporlo (alcuni di essi già Portavoce e componenti del Coordinamento del Forum Nazionale del Terzo Settore), abbiamo attivamente e costruttivamente contribuito»: è questo il positivo commento “a caldo” di Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, dopo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto ai cittadini, tramite Twitter, la consultazione sulle Linee Guida per una Riforma del Terzo Settore, ciò che avverrà fino al 13 giugno (terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it.), dopodiché, nelle due settimane successive, verrà predisposto un Disegno di Legge Delega che verrà approvato il 27 giugno dal Consiglio dei Ministri.
«In quel documento – sottolinea Barbieri – sono presenti i nostri princìpi ispiratori – la valorizzazione della sussidiarietà verticale e orizzontale e dell’economia sociale, la costruzione di un welfare partecipativo, l’incentivo alla partecipazione, alla donazione e alla prosocialità – e tutti i principali temi di riforma di cui il Terzo Settore italiano necessita: dal Libro I e V del Codice Civile, alla normativa sul 5 per mille, al Servizio Civile “universale”, all’impresa sociale, fino alla normativa speciale riguardante il volontariato e le associazioni di promozione sociale. E non è solo una mera elencazione, ma anche un delineare delle piste di lavoro che ripercorrono gli indirizzi da sempre sostenuti dal Forum e dalle sue oltre ottanta reti e organizzazioni nazionali di Terzo Settore».
«Molto bene, quindi – prosegue il Portavoce del Forum – la linea intrapresa, che va in direzione di una regolamentazione del Terzo Settore, con l’elaborazione di un “piano industriale” per il Terzo Settore stesso, oltreché con politiche e investimenti volti a creare economia dal Terzo Settore, e in un’ottica di autonomia e trasparenza, anche attraverso la proposta di istituzione di un’Authority, che auspichiamo riprenda il profilo della britannica Charity Commission, ciò che aiuterebbe a semplificare un quadro normativo piuttosto complesso, mantenendo saldi i princìpi democratici e partecipativi caratteristici del modello italiano».
«Tra tutte le Linee Guida del Governo – annota ancora Barbieri -, ci piace in particolare evidenziare la previsione di un Servizio Civile Nazionale che possa vedere coinvolti fino a centomila giovani all’anno, con criteri che delineano un’esperienza veramente formativa e di impegno civile. Si tratta di un’inversione netta di tendenza rispetto alle politiche degli ultimi anni, che stavano facendo realmente morire un fondamentale strumento di formazione di coscienze civiche».
«Garantiamo pertanto sin da ora – è la conclusione – il nostro costruttivo supporto e contributo anche in questa seconda fase di elaborazione della riforma, che porterà all’elaborazione a fine giugno del Disegno di Legge Delega. Vogliamo veramente credere che questa sia “#lavoltabuona”».
Favore viene poi espresso anche dal deputato Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato, che dichiara: «Abbiamo condiviso le Linee Guida del Presidente del Consiglio e siamo pronti a lavorare sugli indirizzi per concretizzare nel più breve tempo possibile i provvedimenti, i quali sono attesi ormai da troppi anni dal mondo del Terzo Settore e sono necessari per liberare le tante energie ancora inespresse. Si tratta per altro di una riforma che non si limita a venire incontro alle richieste di settore, ma che è bensì un pezzo importante del rilancio del Paese perché ha l’obiettivo di rafforzare il Terzo Settore, inquadrandolo come elemento centrale per la tenuta democratica del Paese».
È lo stesso Patriarca, poi, a fissare gli assi sui quali il Parlamento lavorerà nelle prossime settimane: «Gli obiettivi della riforma – sottolinea – sono alti: rigenerare il welfare in chiave partecipativa, liberare il potenziale inespresso del Terzo Settore per la crescita del Paese, premiare il sostegno alla “buona Italia”. Le priorità di azione saranno la riforma del Codice Civile – per superare l’anacronistico bipolarismo stato-mercato -, la stabilizzazione del cinque per mille, a partire da subito, il Servizio Civile universale, per permettere a tutti i giovani che lo vogliano di poterlo svolgere, la riforma delle leggi sull’impresa sociale, sulle associazioni di promozione sociale e sul volontariato, che hanno bisogno di una robusta opera di manutenzione».
«Su queste ed altre priorità – conclude il Presidente del Centro Nazionale per il Volontariato – ci sarà da qui a giugno una profonda opera di condivisione con tutti coloro che operano nel Terzo Settore». (S.B.)
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