Come abbiamo già avuto modo di riferire su queste stesse pagine, l’LPH di Caserta (Lega Problemi Handicappati) – Associazione presieduta da Vitaliano Ferrajolo, che tutela i diritti delle persone con disabilità e appartiene anche alla rete territoriale dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (A difesa delle differenze) della Presidenza del Consiglio – ha recentemente intensificato la propria attività di supporto e consulenza alle Amministrazioni Pubbliche, per riqualificare “spazi” di città in modo inclusivo e sostenibile, secondo normative che coniughino sicurezza urbana e fruibilità for all.
Si tratta, per Caserta, di un innovativo binomio tra pubblico e privato, voluto principalmente da Massimiliano Palmiero, assessore comunale ai Lavori Pubblici e concretizzato grazie all’opera dell’architetto Alessia Fratta, che per la prima volta consente la partecipazione attiva alla fase progettuale dell’Amministrazione Comunale da parte dei portatori d’interesse (stakeholders), cogliendo in pieno lo spirito della nuova normativa per la disabilità.
LPH e Comune di Caserta hanno dunque elaborato congiuntamente la riqualificazione di una porzione di centro storico, ponendo la “persona”, nelle sue diverse fasi di vita, al centro dell’attenzione, per consentirne la migliore fruizione degli spazi comuni.
E così, la partecipazione a un Bando sui Centri Commerciali Naturali ha incassato subito un risultato positivo, con il totale finanziamento dell’opera e il plauso arrivato dall’ufficio di settore della Regione Campania.
«È questo il metodo concertativo – commenta Ferrajolo -, quello tanto auspicato dalle persone con disabilità, quello che deve diventare metodo istituzionale di buona prassi e non legato alla buona volontà, se pur apprezzabile, dei singoli».
Di maggiore impegno tecnico ed estetico è stata poi l’organizzazione e la promozione di un progetto di riqualificazione dell’area circostante il Monumento ai Caduti, coinvolgendo un gruppo di studenti delle quinte classi dell’Istituto per Geometri Buonarroti di Caserta. «In questo caso – spiega il Presidente dell’LPH – ci si è limitati a uno studio di fattibilità teorico, da proporre all’Amministrazione in previsione di una concreta realizzazione, per valorizzare un’idea, partorita dal maestro Elvio Accardo, scultore, esteta e filosofo dell’arte che, pur con notevoli riconoscimenti di rilievo internazionale, in questi anni non è sfuggito all’assunto, tipico del nostro territorio, che nemo profeta in patria est [“Nessuno è profeta in patria”, N.d.R.]».
In sostanza l’idea progettuale di riqualificazione si è concentrata sul recupero dal degrado della struttura, riformulandone la destinazione d’uso, per trasformarla in una fiera permanente di eccellenza, rientrando il tutto in un ampio progetto di marketing territoriale, proposto dall’LPH all’assessore comunale competente, Pasquale Napoletano, allo scopo di produrre recettività turistica e lavoro.
Da dire, infine, che il gruppo dei diplomandi del citato Istituto per Geometri, diretti dallo stesso architetto Ferrajolo, hanno eseguito con competenza e professionalità gli incarichi loro affidati e i lavori di rendering (fase di resa grafica), una volta terminati, verranno presentati al Sindaco, ai tecnici e alla città tutta, attraverso una conferenza stampa a Palazzo Castropignano, sede del Comune di Caserta. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@lphcaserta.org.
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