In Palestina, per i diritti delle persone con disabilità

Per festeggiare la ratifica da parte dello Stato di Palestina della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e per discutere sulle prossime iniziative da attuare per applicare appieno la Convenzione stessa, EducAid e la FISH hanno promosso nei giorni scorsi a Gaza City un incontro con tutte le organizzazioni locali. Per l’occasione proponiamo anche un aggiornamento dei Paesi (147) che hanno finora ratificato la Convenzione
Giovane donna con disabilità palestinese
Una giovane donna palestinese con disabilità, che vive nella Striscia di Gaza

L’organizzazione EducAid (Cooperazione e Aiuto Internazionale in Campo Educativo), in partenariato con la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – entrambe componenti della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) – ha organizzato nei giorni scorsi a Gaza City, in Palestina, un incontro per celebrare innanzitutto la ratifica da parte dello Stato di Palestina – avvenuta il 2 aprile scorso – della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (si veda in calce l’elenco aggiornato di tutti gli Stati che hanno proceduto a questo passo) e anche per discutere sulle prossime iniziative da attuare per applicare appieno la Convenzione stessa.
«Questo – come si legge infatti in una nota congiunta delle due organizzazioni – sembra essere un momento particolarmente favorevole per agire sulle Istituzioni Pubbliche, anche alla luce della formazione in corso del nuovo Governo Palestinese».

All’incontro hanno partecipato tutte le organizzazioni di persone con disabilità della Striscia di Gaza e un nutrito numero di organizzazioni non governative palestinesi e internazionali che lavorano nel settore.
Era presente anche Pietro Barbieri, esponente di spicco del movimento delle persone con disabilità in Europa, oltreché portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e già a lungo presidente della FISH. Nonostante la sua disabilità, Barbieri è riuscito a superare le barriere costituite dal check-point di Erez, unico accesso alla Striscia provenendo da Israele.

Cuore della discussione è stata, come detto, la Convenzione ONU, che indica essa stessa ai Governi le modalità per implementarla efficacemente, prescrivendo di nominare un referente governativo che annualmente deve redigere un rapporto, da trasmettere alle Nazioni Unite, sulla reale situazione dei diritti delle persone con disabilità. Dal canto suo, però, anche la società civile ha un ruolo altrettanto importante, dovendo redigere un “rapporto ombra”, anch’esso da inviare alle Nazioni Unite.
«Le organizzazioni non governative – ha dichiarato per l’occasione Barbieri – possono imparare molto dagli incontri necessari ad elaborare il “rapporto ombra”; essi consentono infatti di comprendere il fenomeno della disabilità nel suo insieme, di sviluppare un discorso comune e di imparare ad essere efficaci nel rapportarsi con le Istituzioni e con la società nella quale si vive». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

Sono questi i 147 Paesi (compresa l’Unione Europea), che ad oggi, 3 giugno 2014, appaiono nell’elenco ufficiale prodotto dall’ONU, come ratificatori della Convenzione. L’ordine è cronologico ed è quello che risulta dalla data pubblicata nel portale dell’ONU:
– Giamaica (30 marzo 2007) – Ungheria (20 luglio 2007) – Panama (7 agosto 2007) – Croazia (15 agosto 2007) – Cuba (6 settembre 2007) – Gabon (1° ottobre 2007) – India (1° ottobre 2007) – Bangladesh (30 novembre 2007) – Sudafrica (30 novembre 2007) – Spagna (3 dicembre 2007) – Namibia (4 dicembre 2007) – Nicaragua (7 dicembre 2007) – El Salvador (14 dicembre 2007) – Messico (17 dicembre 2007) – Perù (30 gennaio 2008) – Guinea (8 febbraio 2008) – San Marino (22 febbraio 2008) – Giordania (31 marzo 2008) – Tunisia (2 aprile 2008) – Ecuador (3 aprile 2008) – Mali (7 aprile 2008) – Egitto (14 aprile 2008) – Honduras (14 aprile 2008) – Filippine (15 aprile 2008) – Slovenia (24 aprile 2008) – Qatar (13 maggio 2008) – Kenya (19 maggio 2008) – Arabia Saudita (24 giugno 2008) – Niger (24 giugno 2008) – Australia (17 luglio 2008) – Thailandia (29 luglio 2008) – Cile (29 luglio 2008) – Brasile (1° agosto 2008) – Cina (1° agosto 2008) – Argentina (2 settembre 2008) – Paraguay (3 settembre 2008) – Turkmenistan (4 settembre 2008) – Nuova Zelanda (25 settembre 2008) – Uganda (25 settembre 2008) – Austria (26 settembre 2008) – Costarica (1° ottobre 2008) – Vanuatu (23 ottobre 2008) – Lesotho (2 dicembre 2008) – Corea del Sud (11 dicembre 2008) – Ruanda (15 dicembre 2008) – Svezia (15 dicembre 2008) – Oman (6 gennaio 2009) – Azerbaijan (28 gennaio 2009) – Uruguay (11 febbraio 2009) – Germania (24 febbraio 2009) – Yemen (26 marzo 2009) – Guatemala (7 aprile 2009) – Marocco (8 aprile 2009) – Sudan (24 aprile 2009) – Isole Cook (8 maggio 2009) – Mongolia (13 maggio 2009) – Italia (15 maggio 2009) – Gran Bretagna (8 giugno 2009) – Belgio (2 luglio 2009) – Siria (10 luglio 2009) – Haiti (23 luglio 2009) – Burkina Faso (23 luglio 2009) – Danimarca (24 luglio 2009) – Serbia (31 luglio 2009) – Repubblica Dominicana (18 agosto 2009) – Malawi (27 agosto 2009) – Portogallo (23 settembre 2009) – Laos (25 settembre 2009) – Repubblica Ceca (28 settembre 2009) – Turchia (28 settembre 2009) – Seychelles (2 ottobre 2009) – Iran (23 ottobre 2009) – Montenegro (2 novembre 2009) – Tanzania (10 novembre 2009) – Bolivia (16 novembre 2009) – Algeria (4 dicembre 2009) – Mauritius (8 gennaio 2010) – Zambia (1° febbraio 2010) – Ucraina (4 febbraio 2010) – Francia (18 febbraio 2010) – Lettonia (1° marzo 2010) – Canada (11 marzo 2010) – Bosnia-Erzegovina (12 marzo 2010) – Emirati Arabi Uniti (19 marzo 2010) – Maldive (5 aprile 2010) – Nepal (7 maggio 2010) – Slovacchia (26 maggio 2010) – Etiopia (7 luglio 2010) – Malaysia (19 luglio 2010) – Lituania (18 agosto 2010) – Senegal (7 settembre 2010) – Moldavia (21 settembre 2010) – Armenia (22 settembre 2010) – Nigeria (24 settembre 2010) – Sierra Leone (4 ottobre 2010) – Saint Vincent e Grenadine (29 ottobre 2010) – Unione Europea (23 dicembre 2010) – Romania (31 gennaio 2011) – Togo (1° marzo 2011) – Colombia (10 maggio 2011) – Belize (2 giugno 2011) – Cipro (27 giugno 2011) – Pakistan (5 luglio 2011)  Bahrein (22 settembre 2011)  Lussemburgo (26 settembre 2011)  Capo Verde (10 ottobre 2011)  Indonesia (30 novembre 2011)  Myanmar (7 dicembre 2011) – Macedonia (29 dicembre 2011)  Bulgaria (22 marzo 2012)  Mozambico (30 gennaio 2012)  Mauritania (3 aprile 2012)  Estonia (30 maggio 2012)  Grecia (31 maggio 2012)  Gibuti (18 giugno 2012)  Nauru (27 giugno 2012)  Benin (5 luglio 2012)  Liberia (26 luglio 2012)  Ghana (31 luglio 2012)  Afghanistan (18 settembre 2012)  Swaziland (24 settembre 2012)  Polonia (25 settembre 2012)  Russia (25 settembre 2012)  Israele (28 settembre 2012)  Dominica (1° ottobre 2012)  Malta (10 ottobre 2012)  Cambogia (20 dicembre 2012)  Albania (11 febbraio 2013)  Barbados (27 febbraio 2013)  Iraq (20 marzo 2013)  Norvegia (3 giugno 2013)  Palau (11 giugno 2013)  Singapore (18 luglio 2013)  Kuwait (22 agosto 2013)  Zimbabwe (23 settembre 2013)  Venezuela (24 settembre 2013) – Papua Nuova Guinea (26 settembre 2013)  Kiribati (27 settembre 2013)  Tuvalu (18 dicembre 2013)  Costa d’Avorio (10 gennaio 2014)  Giappone (20 gennaio 2014) – Andorra (11 marzo 2014) – Georgia (13 marzo 2014) – Stato di Palestina (2 aprile 2014) – Svizzera (15 aprile 2014) – Angola (19 maggio 2014) – Burundi (22 maggio 2014).

Per quanto riguarda invece il Protocollo Opzionale alla Convenzione (testo che consente al Comitato sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità di ricevere anche ricorsi individuali – di singoli o di gruppi di individui – e di avviare eventuali procedure d’inchiesta), a ratificarlo sono stati finora i seguenti 81 Paesi:
– Ungheria (20 luglio 2007) – Panama (7 agosto 2007) – Croazia (15 agosto 2007) – Sudafrica (30 novembre 2007) – Spagna (3 dicembre 2007) – Namibia (4 dicembre 2007) – El Salvador (14 dicembre 2007) – Messico (17 dicembre 2007) – Perù (30 gennaio 2008) – Guinea (8 febbraio 2008) – San Marino (22 febbraio 2008) – Tunisia (2 aprile 2008) – Ecuador (3 aprile 2008) – Mali (7 aprile 2008) – Slovenia (24 aprile 2008) – Bangladesh (12 maggio 2008) – Arabia Saudita (24 giugno 2008) – Niger (24 giugno 2008) – Cile (29 luglio 2008) – Brasile (1° agosto 2008) – Argentina (2 settembre 2008) – Paraguay (3 settembre 2008) – Uganda (25 settembre 2008) – Austria (26 settembre 2008) – Costarica (1° ottobre 2008) – Ruanda (15 dicembre 2008) –  Svezia (15 dicembre 2008) – Azerbaijan (28 gennaio 2009) – Germania (24 febbraio 2009) – Yemen (26 marzo 2009) – Guatemala (7 aprile 2009) – Marocco (8 aprile 2009) – Sudan (24 aprile 2009) – Isole Cook (8 maggio 2009) – Mongolia (13 maggio 2009) – Italia (15 maggio 2009) – Belgio (2 luglio 2009) – Siria (10 luglio 2009) – Haiti (23 luglio 2009) – Burkina Faso (23 luglio 2009) – Serbia (31 luglio 2009) – Gran Bretagna (7 agosto 2009) – Repubblica Dominicana (18 agosto 2009) – Australia (21 agosto 2009) – Portogallo (23 settembre 2009) – Turchia (28 settembre 2009) – Montenegro (2 novembre 2009) – Tanzania (10 novembre 2009) – Bolivia (16 novembre 2009) – Nicaragua (2 febbraio 2010) – Ucraina (4 febbraio 2010) – Francia (18 febbraio 2010) – Bosnia-Erzegovina (12 marzo 2010) – Nepal (7 maggio 2010) – Slovacchia (26 maggio 2010) – Honduras (16 agosto 2010) – Lituania (18 agosto 2010) – Lettonia (31 agosto 2010) – Nigeria (24 settembre 2010) – Saint Vincent e Grenadine (29 ottobre 2010) – Turkmenistan (10 novembre 2010) – Togo (1° marzo 2011)  Cipro (27 giugno 2011)  Lussemburgo (26 settembre 2011)  Uruguay (28 ottobre 2011)  Macedonia (29 dicembre 2011)  Mozambico (30 gennaio 2012)  Mauritania (3 aprile 2012)  Estonia (30 maggio 2012)  Grecia (31 maggio 2012)  Gibuti (18 giugno 2012)  Benin (5 luglio 2012)  Ghana (31 luglio 2012)  Afghanistan (18 settembre 2012)  Swaziland (24 settembre 2012)  Dominica (1° ottobre 2012)  Malta (10 ottobre 2012)  Palau (11 giugno 2013)  Zimbabwe (23 settembre 2013) – Andorra (11 marzo 2014) – Angola (19 maggio 2014) – Burundi (22 maggio 2014)

Suggeriamo anche la consultazione di: www.un.org/disabilities.

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