Il Servizio Civile Universale, la nuova legge sull’impresa sociale, la revisione della Legge Quadro sul volontariato, l’abolizione del tetto del 5 per mille, la modifica delle normative fiscali: sono stati questi i principali temi affrontati al Convitto della Calza di Firenze, in occasione del convegno nazionale promosso dal Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) e intitolato Disegniamo il futuro. Proposte per la riforma del Terzo Settore, cui ha partecipato anche il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Luigi Bobba.
L’incontro è stato organizzato per presentare al Governo i contributi del Terzo Settore al documento Linee Guida per una Riforma del Terzo Settore, diffuso nel maggio scorso dal presidente del Consiglio Renzi e destinate a confluire in un Disegno di Legge Delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 giugno prossimo.
«Da anni auspichiamo una riforma – ha dichiarato per l’occasione Federico Gelli, presidente del Cesvot – che si è sempre arenata nell’alternarsi degli Esecutivi e non è mai stata presa seriamente in considerazione. Se vogliamo davvero essere incisivi nell’avviare un cambiamento radicale economico, sociale, culturale e istituzionale, non possiamo trascurare il Terzo Settore che in Italia conta 300.000 organizzazioni e quasi 5 milioni di volontari. Un patrimonio che arricchisce questo Paese di diritti, di solidarietà e di intraprendenza e di partecipazione. Le centinaia di persone presenti oggi qui a Firenze dimostrano quanto sia forte l’interesse e la volontà di essere protagonisti di questo processo».
Le citate Linee Guida, infatti,si articolano sulle richieste che da anni il Terzo Settore rivendica come prioritarie: riforma del Libro I (Titolo II) del Codice Civile; aggiornamento della Legge Quadro 266/91 sul volontariato anche in riferimento a una promozione e razionalizzazione del sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato; istituzione di un’Authority del Terzo Settore; coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la normativa fiscale; riforma dell’impresa sociale; Servizio Civile Nazionale Universale fino a un massimo di 100.000 giovani l’anno e con la partecipazione degli stranieri; eliminazione e stabilizzazione del 5 per mille.
«Il Presidente del Consiglio Renzi – ha sottolineato Bobba – ha lanciato un grande progetto di riforma e, soprattutto, una chiamata alla responsabilità del vasto mondo associativo volontario cooperativo che rappresenta uno dei talenti del Paese che continua a vivere nell’operosità che molti cittadini mettono in campo per rendere migliore la vita di tutti. Serve dunque una normativa che sia innovativa e ridia ordine a un campo piuttosto disordinato e, soprattutto, che apra nuove strade a un soggetto non profit che diventi anche soggetto economico, di economia sociale. Un soggetto che sia capace di fare impresa sociale, che apra nuove strade di cittadinanza, come la proposta di apertura sul Servizio Civile Universale: 100.000 giovani, una grande scuola di cittadinanza e di appartenenza alla propria comunità. Il nostro impegno è anche per costruire, insieme a questa grande rete di associazioni, un welfare partecipativo e comunitario, inclusivo, più equo e attento ai cittadini più deboli, capace di guardare ai nuovi bisogni della collettività».
Da ricordare, infine, che all’incontro erano presenti anche Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore, Fabrizio Pregliasco, presidente dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Roberto Trucchi, presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie e Monica Poletto, presidente della CDO (Compagnia delle Opere)-Opere Sociali. (Cristiana Guccinelli)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@cesvot.it.
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