L’Assessorato Regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale della Sardegna ha sospeso la Delibera n. 54/5 del 30 dicembre 2013 (Emanazione linee guida per l’istituzione sperimentale di un centro regionale a carattere misto per l’assistenza e riabilitazione delle persone adulte con Disturbo dello Spettro Autistico e approvazione dei requisiti minimi autorizzativi), producendone una di nuova, sempre sulla medesima materia, vale a dire la n. 19/23 del 27 maggio scorso (Strutture e servizi residenziali e semiresidenziali per la salute mentale. Avvio della rilevazione del fabbisogno, della ricognizione dell’offerta e dell’adeguamento alle necessità attuali e contestuale sospensione della concessione di nuove e/o ulteriori autorizzazioni).
Sulla questione si era espresso qualche tempo fa, su queste stesse pagine, il presidente della FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Alfio Desogus, secondo il quale, ora, «la nuova Delibera fa propri i rilievi da noi sollevati circa l’utilità dell’iniziativa attuata dalla precedente Giunta Regionale, sia perché culturalmente orientata verso l’aspetto meramente medico, sia perché localizzata nell’hinterland di Cagliari, con conseguente esclusione di tutto il territorio regionale, sia perché assunta al di fuori degli accordi nazionali per il settore, sia perché al di fuori della programmazione, ma anche perché escludeva la reale partecipazione dei rappresentanti associativi sardi dell’autismo».
In tal senso, prosegue Desogus, «il provvedimento di fine maggio recupera la programmazione per la salute mentale, intende procedere all’inventario del fabbisogno, delle strutture e delle iniziative esistenti, rilancia l’esigenza di regolamentare l’accreditamento delle strutture e di passare quindi alla programmazione degli interventi. Per il perseguimento degli obiettivi, inoltre, viene prevista la costituzione di una Commissione Tecnica specifica assessoriale, che potrà prevedere la presenza delle Associazioni. Va sottolineato, infine, che il finanziamento di oltre 3 milioni e 800.000 mila euro fissato dalla precedente Delibera non viene cancellato».
«A questo punto – conclude il Presidente della FISH Sardegna – occorre rivendicare con forza la partecipazione delle Associazioni alla citata Commissione Tecnica e operare per far sì che il finanziamento sia mantenuto e speso nell’attivazione di centri territoriali per la consulenza alle famiglie, per le prestazioni psicologiche, per l’orientamento e il sostegno delle attività scolastiche e per l’accompagnamento nell’inserimento socio-lavorativo. Pertanto, allo scopo di dare maggior forza alle due precedenti opzioni, va chiesta con determinazione alla Giunta Regionale l’immediata attivazione della Commissione per la Programmazione Regionale dei Servizi Integrati di cui alla Legge Regionale 23/05, finora mai attuata. E va anche rivendicata la costituzione della Consulta Regionale della Disabilità (Legge Regionale 7/08), ferma nei cassetti da oltre sei anni, perché solo questi ultimi due strumenti partecipativi sono le vere strategie che possono consentire un contributo avanzato nel perseguimento delle finalità e degli obiettivi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità». (S.B.)
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