Sardegna e piani personalizzati: un percorso che continua

Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta Regionale della Sardegna ha deliberato il finanziamento necessario a dare il via anche quest’anno ai piani personalizzati derivanti dalla Legge 162/98, esperienza che - come abbiamo raccontato più volte da queste pagine - crea benefìci a più di 36.000 persone con disabilità grave, rendendo l’Isola un vero e proprio “modello” in àmbito di non autosufficienza

Particolare di persona in carrozzina che entra in un localeIl cosiddetto “Modello Sardegna” sulla non autosufficienza, in particolare per quanto concerne i piani personalizzati derivanti dalla Legge 162/98, è un’esperienza che crea benefìci per più di 36.000 persone con disabilità grave, come abbiamo avuto modo di raccontare spesso, in questi anni, dalle pagine del nostro giornale.
Tale percorso vive in questi giorni un altro positivo passaggio, dopo l’approvazione da parte della Giunta Regionale di una Delibera (n. 23/14 del 25 giugno scorso), che ha portato a finanziare quegli stessi piani personalizzati (programma 2013, da attuarsi nell’anno 2014), con poco più di 121 milioni e mezzo di euro.

Pur auspicando che già dal prossimo anno lo stanziamento arrivi sin dall’inizio di gennaio e che si possano anche realizzare dei progetti pluriennali, si dichiara estremamente soddisfatto Marco Espa, componente della Giunta della FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltreché della Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), e già Consigliere della Regione Sardegna, ruolo che lo ha visto lavorare per molto tempo in favore di questo percorso di autonomia e delle risorse necessarie ad alimentarlo. (S.B.)

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