«Affinché i lavori siano fatti al meglio possibile, il modo migliore è chiedere ai diretti interessati di cosa hanno bisogno, coinvolgendo le parti interessate, che poi sono quelle che devono usare certi sistemi per muoversi. Per questi siamo stati interpellati e le nostre osservazioni sono state recepite».
Non ci possono essere parole migliori di quelle pronunciate da Simona Zanella, vicepresidente dell’UICI di Belluno (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), per dare sostanza e concretezza allo slogan internazionale delle persone con disabilità – Niente su di Noi senza di Noi – evitando che esso rimanga puramente un alto proclama ideale. E quanto accaduto in queste settimane a Feltre (Belluno) ne è una significativa dimostrazione pratica.
Dapprima, infatti, l’invito al Forum sulla Mobilità Sostenibile, da parte del Comune, a quattro studenti del locale Istituto per Geometri Forcellini, che in tale sede hanno presentato un loro progetto sulle barriere architettoniche, tramite un video realizzato insieme a una persona con disabilità motoria. Poi l’incontro dei principali rappresentanti istituzionali con gli esponenti dell’UICI Provinciale, per visionare insieme i progetti riguardanti le sistemazioni di alcune aree di accesso alla città, all’insegna di due concetti fondamentali, vale a dire il già citato Niente su di Noi senza di Noi e Una città per tutti.
Per l’occasione, l’Associazione – trovando l’ascolto attento degli interlocutori – ha anche consegnato all’Amministrazione Comunale un manuale di linee guida per la progettazione dei segnali e percorsi tattili necessari alle persone con disabilità visiva, per superare le barriere percettive.
Non è forse il caso, questa volta, di usare a ragion veduta le parole “buone prassi degne di essere imitate”, terminologia talora sin troppo abusata? (Stefano Borgato)
Ringraziamo Massimiliano Bellini per la segnalazione.
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