Marche: il diritto alle cure riguarda anche chi sta a casa!

«Inviteremo malati e familiari a chiedere ai Distretti Sanitari di realizzare quanto previsto dalle nuove disposizioni della Regione Marche in tema di cure a domicilio, mettendo così alla prova quella recente Delibera»: lo dichiarano i rappresentanti del CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), ritenendo tuttavia che in quelle disposizioni la distanza tra parole e azioni concrete sia letteralmente incolmabile

Malato curato a casa da un'operatrice sanitaria«Sono migliaia – si legge in un comunicato del CAT Marche, il Comitato Associazioni Tutela cui aderiscono numerose organizzazioni (se ne veda in calce l’elenco) – le famiglie marchigiane che si prendono cura di un congiunto malato e non autosufficiente anche in condizioni molto gravi. Molte di queste persone necessitano di un’adeguata assistenza sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa), senza la quale il mantenimento a domicilio risulta pressoché impossibile. Per la gran parte di queste famiglie, però, il supporto dei servizi di cure domiciliari risulta inadeguato, sia in termini di prestazioni offerte che di tempi di erogazione (molti servizi sono presenti solo di mattina). Negli ultimi anni, inoltre, i dati ministeriali evidenziano per le Marche una diminuzione di questo tipo di assistenza e ormai da tempo il nostro Comitato chiede il potenziamento dei servizi di cure domiciliari, così da poter sostenere in maniera adeguata le famiglie, troppo spesso lasciate sole nell’assistenza dei congiunti».

Ebbene, proprio sulla questione delle cure a domicilio, sono arrivate nei giorni scorsi le nuove disposizioni della Regione Marche, e anche in questo caso il giudizio del CAT è assai severo, con una serie di quesiti che risultano ancora senza risposta.
«Il nuovo documento – si legge infatti nel comunicato – elenca le cose che si dovrebbero fare, ma dimentica di dire come le indicazioni proposte possano essere messe effettivamente in pratica. Infatti, è talmente grande il divario tra la prassi operativa (dalle risorse umane ai modelli organizzativi) di gran parte dei servizi di cure domiciliari della nostra Regione e quanto propone la recente Delibera Regionale, che le indicazioni previste appaiono irrealizzabili. Dove sono ad esempio i Punti Unici di Accesso? Come si pratica la presa in carico? Con quali figure professionali e con quale organizzazione opera l’Unità Valutativa Distrettuale, vero perno del sistema di cura? Quali orari, da domani, delle cure a domicilio e per quali prestazioni? Chi farà e come la valutazione multidimensionale?».
Sono tutte domande, secondo il CAT Marche, «cui è urgente dare risposte, per evitare di pensare che il documento serva più per adempimenti ministeriali – ciò che sarebbe gravissimo – anziché per rispondere alle esigenze di cura di persone e famiglie».

La Delibera della Giunta Regionale delle Marche, inoltre, impegna l’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale), entro il 31 luglio, ovvero tra poco più di venti giorni, a dettagliare le modalità di potenziamento delle cure a domicilio. «Avremmo preferito – commentano a tal proposito i rappresentanti del CAT Marche – che la Regione indicasse nel dettaglio le modalità organizzative (figure professionali, prestazioni, orari), comprendenti anche quelle operative del servizio. Troppo spesso, infatti, nonostante un’insopportabile propaganda, si tende a dimenticare che il diritto alle cure riguarda anche chi sta a casa».
«Ad ogni modo – è la conclusione del comunicato – inviteremo malati e familiari a chiedere ai Distretti Sanitari di realizzare quanto previsto, mettendo così alla prova la Delibera, senza dimenticare, per altro, che le datatissime linee guida del 2001, a distanza di tredici anni continuano ad essere ben lontane dall’essere applicate». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteriacatmarche@gmail.com.

Al CAT delle Marche (Comitato Associazioni Tutela) aderiscono:
– AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotorofica) Ascoli Piceno
– AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale
– Alzheimer Marche
– ANFFAS
(Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi
– ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche
– ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche
– ANTEAS (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) Jesi
– Associazione Il Mosaico
– Associazione La Crisalide
– Centro H
– Comitato Marchigiano Vita Indipendente

– Fondazione ARCA (Autismo Relazioni Cultura e Arte) di Senigallia
– Fondazione Dr. Dante Paladini di Ancona
– Gruppo Solidarietà
– Tribunale della Salute Ancona
– UILDM
(Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona

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