Zero Barriere per una Vita Indipendente

L’obiettivo principale dell’iniziativa internazionale “Zero Project” - come indica lo stesso nome scelto - è quello di realizzare un mondo a “zero barriere”, architettoniche, percettive o culturali che siano. E questa volta la ricerca di politiche o pratiche innovative - cui tutti possono contribuire fino al 28 luglio - guarda ad azioni che “preparino il terreno” a una reale Vita Indipendente e autodeterminazione delle persone con disabilità

Foto di giovane in ombra, di spalle e a braccia aperte, di fronte al cieloCi occupiamo ormai annualmente dell’iniziativa internazionale denominata Zero Project, avviata all’inizio del 2011 dalla ESSL Foundation, insieme alla Fondazione World Future Council, il cui obiettivo principale, in estrema sintesi, è quello di arrivare a un mondo con “zero barriere”.
Più nel dettaglio – come avevamo ampiamente riferito qualche tempo fa, in una lunga intervista con Ingrid Heindorf, componente del team che coordina il progetto – il proposito è quello di migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità, sulla base dei princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, da una parte misurandone il livello di applicazione in vari Paesi, dall’altra cercando esempi di buone politiche e buone prassi in tutto il mondo, all’insegna dell’innovazione, rispetto alle varie questioni trattate nella Convenzione stessa. Queste ultime, poi, vengono presentate e discusse – oltreché nel sito del progetto – anche nelle Conferenze Annuali di Vienna, le ultime due delle quali si sono occupate principalmente di lavoro e di accessibilità, mentre la prossima sarà centrata sul tema Vita Indipendente e partecipazione politica.

Basandosi dunque segnatamente sui princìpi fissati dall’articolo 19 della Convenzione ONU (Vita Indipendente ed inclusione nella società) – che qui in calce riportiamo integralmente – la ricerca del gruppo di Zero Project è mirata questa volta a individuare ogni azione volta a “preparare il terreno” a una reale Vita Indipendente e autodeterminazione delle persone con disabilità, sia in termini di accessibilità dell’ambiente e dei servizi per la mobilità, sia di disponibilità del personale di assistenza, oltreché di ausili e nuove tecnologie.
Tutti, dunque, possono contribuire ad ampliare questo importante lavoro (entro il 28 luglio prossimo), segnalando appunto Politiche (leggi, regolamenti, standard ecc.) o Pratiche innovative, quali, ad esempio, iniziative condotte da organizzazioni non governative o da imprenditori del Terzo Settore, che abbiano portato a miglioramenti sostanziali nei settori di cui si è detto. (S.B.)

Tutte le indicazioni necessarie a proporre proprie segnalazioni al Gruppo di Zero Project sono disponibili nel sito dedicato all’iniziativa. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: office@zeroproject.org.

Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità
Articolo 19
Vita indipendente ed inclusione nella società

Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società, anche assicurando che:
(a) le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione;
(b) le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione;
(c) i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni.

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