«Desideriamo senz’altro esprimere la nostra soddisfazione, di fronte all’impegno mantenuto dal Presidente del Consiglio, con l’avvio di una riforma che attendevamo da tanto, troppo tempo»: questo il commento “a caldo” di Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, dopo il varo, da parte del Consiglio dei Ministri, del Disegno di Legge di riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e del Servizio Civile.
In attesa ora dell’annunciata conferenza stampa di presentazione, da parte del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e della versione definitiva del testo del Disegno di Legge, l’auspicio espresso da Barbieri è che quel testo «contenga i temi e gli aspetti che riteniamo cruciali ed essenziali: favorire al massimo, cioè, la partecipazione civica e attiva dei cittadini e salvaguardare la natura non profit di questo mondo, intervenendo nella sfida della trasparenza. Vorremmo infatti un Terzo Settore centrale e valorizzato dalla riforma, fortificato e riconosciuto per la sua natura intrinseca, quella del “non profit”, che dev’essere appunto salvaguardata e valorizzata, non annacquata o mescolata con forme di spurie di profit o di “low profit” [letteralmente “basso profitto”, N.d.R.]. E auspichiamo anche che questa Riforma non imponga “lacci e lacciuoli”, ma che, nella trasparenza e nella legalità, esalti la piena libertà e la grande capacità di innovazione che il Terzo Settore è stato in grado di portare in questi anni alla società, sotto molteplici punti di vista».
«Siamo dunque ottimisti e fiduciosi – conclude il Portavoce del Forum – che il Governo riesca a rispondere efficacemente alle attese e alle speranze espresse da tutto il Terzo Settore italiano». (S.B.)
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