Le organizzazioni di volontariato in Italia gestiscono le proprie risorse in maniera oculata e sono economicamente e finanziariamente affidabili: la grande maggioranza di esse, infatti – secondo uno studio realizzato dalla FVP (Fondazione Volontariato e Partecipazione), in collaborazione con il CNV (Centro Nazionale per il Volontariato) e il Banco Popolare, che verrà presentato mercoledì 16 luglio a Roma, durante il convegno intitolato Diamo credito al volontariato (Palazzo Altieri, ore 10.30-13) -, hanno chiuso l’ultimo esercizio in pareggio o leggero utile.
Nel dettaglio, lo studio – denominato Le organizzazioni di volontariato in Italia. Tra performances economiche, caratteri strutturali e questioni di credito -, dimostra che il volontariato riesce sempre di più a differenziare le fonti di entrata e a saldare i propri debiti, nonché a riscuotere i crediti verso terzi, nel rispetto dei tempi stabiliti. Solo il 2,2% del campione intervistato dichiara infatti di avere difficoltà nei pagamenti di debito e il 2,6% a riscuotere crediti verso privati. Un vantaggio competitivo che sta generando interesse da parte del mondo bancario, che fino ad oggi ha guardato poco al volontariato come ad un universo da apprezzare e sostenere con politiche creditizie che ne riconoscano il valore.
A presentare la ricerca, durante il convegno di Roma, saranno Paola Tronu del CSA (Centro di Statistica Aziendale) e Nereo Zamaro dell’ISTAT. Successivamente, dopo i saluti di Edoardo Patriarca, presidente del CNV, Alessandro Bianchini, presidente della FVP e Carlo Fratta Pasini, presidente del Banco Popolare, è prevista una tavola rotonda, moderata da Luca Mattiucci del «Corriere della Sera-Corriere Sociale», cui interverranno Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Vincenzo Marini Marini, vicepresidente dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio), Stefano Tabò, presidente del CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), Bruno Molea, deputato e presidente dell’AICS (Associazione Italiana Cultura Sport) e monsignor Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana. (S.B.)
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