«La sua Ordinanza “Stagione balneare 2014. Norme e disposizioni per il litorale marittimo di Roma Capitale”, la n. 65 del 23 aprile 2014, non consente alle persone in sedia a rotelle quella “effettiva possibilità di accesso al mare”, come previsto testualmente dall’articolo 23 della Legge 104 del 1992 [Legge 104/92, articolo 23, comma 3: «Le concessioni demaniali per gli impianti di balneazioni e i loro rinnovi sono subordinati (…) all’effettiva possibilità di accesso al mare delle persone handicappate», N.d.R.]. Infatti l’Ordinanza impone ai gestori delle spiagge solo l’obbligo di istallare idonee passerelle per consentire l’accesso in prossimità della battigia, mentre per attuare compiutamente la disposizione di legge sopra evidenziata, andrebbe previsto nell’Ordinanza anche l’obbligo per ogni concessionario di dotarsi di specifica e diffusa sedia studiata appositamente per consentire alle persone non deambulanti di oltrepassare la battigia e di entrare nel mare, dai costi contenuti di 250 euro circa».
Così hanno scritto qualche settimana fa Gustavo Fraticelli, Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente co-presidente, segretario e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni al sindaco di Roma Ignazio Marino, dopo avere denunciato in una nota che in sostanza, «sul litorale romano, le persone in sedia a rotelle devono accontentarsi di prendere il sole, senza poter fare il bagno», alla luce del fatto, appunto, che la citata Ordinanza n. 65 dell’aprile scorso imponeva ai gestori solo l’obbligo di installare passerelle necessarie a consentire l’accesso alla battigia alle persone in carrozzina.
I rappresentanti dell’Associazione Coscioni hanno dunque rivolto al sindaco Marino un «pressante invito affinché proceda con la massima urgenza ad integrare la sua Ordinanza per garantire il diritto alla balneazione di tutti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Valentina Stella (valentina.stella@associazionelucacoscioni.it).
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