Un fenomeno così esplosivo, così straordinariamente rapido e vasto non si era mai visto, da quando è stato inventato il mondo del social network. Siamo impressionati. Tutti, veramente tutti, a tirarsi secchiate d’acqua gelata, grazie anche al fatto che in fondo siamo in agosto. Ma soprattutto tutti a parlare di SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Sono più di dieci anni che cerchiamo di far conoscere al mondo questa terribile malattia e le sue devastanti conseguenze. Ed era da qualche anno che i nostri colleghi dell’Associazione americana ALS avevano proposto la sfida del secchio d’acqua gelata. Ma durante questo mese di agosto il contagio è diventato rapidamente epidemia: in tutti gli Stati Uniti d’America, infatti, il fenomeno è letteralmente esploso, coinvolgendo decine di migliaia di persone, e ovviamente ha molto impressionato la partecipazione dei famosi e dei famosissimi.
Ogni grande nome del mondo dello sport, del cinema e dello spettacolo statunitense ha accettato la sfida e l’ha lanciata a qualcun altro sul pianeta. Suscita una grande impressione vedere gente di ogni età, da soli o in compagnia, organizzare il piccolo o grande set del proprio video e regalare un gesto e un po’ di denaro alla lotta contro la SLA. L’ALS non ha soltanto invitato tutti a donare, ma ha anche invitato le Associazioni nel mondo a raccogliere fondi con la medesima iniziativa. E a noi sembra il miglior modo di combattere insieme. Generosità nella generosità.
Anche Viva la Vita, dunque, che è in prima linea in Italia, partecipa senza riserve, accettando la sfida, lanciandola a tutti gli italiani che vorranno dare il loro contributo video, che vorranno donare anche cinque euro soltanto, che vorranno anche solo per pochi istanti condividere con chi soffre il momento in cui ci si sente dire di avere la SLA. Questa, infatti, è la metafora della secchiata d’acqua gelata. Un terribile shock.
Da questo mese di agosto del 2014, la SLA non è più una malattia rara!
Quell’acqua gelata, metafora di uno shock
«Un fenomeno così esplosivo – scrivono dall’Associazione Viva la Vita – non si era mai visto, da quando è stato inventato il mondo del social network. Tutti, veramente tutti, a tirarsi secchiate d’acqua gelata, ma soprattutto tutti a parlare di SLA (sclerosi laterale amiotrofica)». «Da questo mese di agosto del 2014 – concludono dalla ONLUS, che a sua volta aderisce all’iniziativa -, la SLA non è più una malattia rara!»