Sfida sulle Dolomiti, per parlare sempre più di autismo

«Parteciperemo alla “Ultracycling Dolomitica”, che è la gara ciclistica più faticosa del mondo, così come faticosa è la vita delle persone con autismo, per portare attenzione su questa patologia, informare e promuovere donazioni a supporto dei progetti di sostegno delle famiglie»: così Achille Santin presenta la sfida che lo vedrà impegnato il 5 e 6 settembre sulle Dolomiti, con la Staffetta “Autismo SOS”, dal nome della sua Cooperativa
Michele Pittacolo, dopo avere vinto uno dei suoi numerosi titoli mondiali di paraciclismo (Omega/Riccardo Scanferla)
Michele Pittacolo, che farà parte della staffetta “Autismo SOS” alla “Ultracycling Dolomitica” dei prossimi giorni, qui fotografato dopo avere vinto uno dei suoi numerosi titoli mondiali di paraciclismo (Omega/Riccardo Scanferla)

«L’idea di questa sfida nasce dalla mia passione per il ciclismo e ha come obiettivo la partecipazione con un team Autismo SOS alla Ultracycling Dolomitica, corsa di ventiquattr’ore sui passi dolomitici, che si svolgerà il 5 e 6 settembre per circa 600 chilometri e 15.000 metri di dislivello. Altri tre staffettisti in bicicletta, dunque, insieme a me, che correranno per portare attenzione sull’autismo, informare e promuovere donazioni a supporto dei progetti di sostegno delle famiglie con soggetti autistici».
Viene presentata così, da Achille Santin – già ciclista a livello agonistico e oggi impegnato in àmbito amatoriale, genitore di un bimbo affetto da una grave forma di autismo, socio dell’ANGSA Venezia e fondatore della Cooperativa Autismo SOS ONLUS -, l’iniziativa che lo vedrà nei prossimi giorni sfidare quella che viene considerata come la gara ciclistica più faticosa del mondo – «quanto la vita dei nostri amici autistici», sottolinea significativamente egli stesso – insieme ad Alberto Iaderosa, ingegnere e granfondista per passione, Massimo Sansonetti, gran fondista e Michele Pittacolo, medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012 e più volte campione del mondo di paraciclismo.

«L’autismo – ricorda Santin – è una patologia devastante, soprattutto per i familiari dei soggetti autistici, ma, conoscendola, tutti possono fare qualcosa, dimostrando come sia possibile supportare e rendere accettabile la vita in famiglia con progetti di sostegno adeguati. La nostra staffetta, quindi, servirà a portare attenzione sulla patologia, mentre i sostenitori della raccolta fondi consentiranno il finanziamento di questa impresa e ne saranno ampiamente ricompensati, ad esempio con le maglie-replica utilizzate nell’evento autografate dai componenti del nostro quartetto».
E la citata raccolta fondi – che dovrà servire innanzitutto a coprire le spese già sostenute da Autismo SOS per le maglie, l’attività promozionale, il video, il noleggio dei mezzi di assistenza, I costi del carburante e l’iscrizione alla gara – è già partita da un po’ di giorni e prosegue nella piattaforma eppela(S.B.)

Ringraziamo l’ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) per la segnalazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: autismo.sos@gmail.com.

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