Una Fondazione per il “durante” e il “dopo di noi”

«Crediamo in una società inclusiva, senza barriere di ordine fisico e culturale e che una comunità inclusiva per le persone con disabilità sia inclusiva per tutti»: basandosi su questi princìpi e ispirandosi alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e alla Carta Europea dei Diritti Fondamentali, la Fondazione Durante e Dopo di Noi di Reggio Emilia lavora per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie

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Un Festival di Teatri al Limite

È esattamente questo “Fuori Posto”, manifestazione inserita all’interno dell’“Estate Romana”, la cui seconda edizione, in programma dal 6 al 25 settembre, presenterà un ricco cartellone di spettacoli, all’insegna del teatro, della danza e della musica, oltreché di una mostra fotografica e di un workshop di danceability, facendo tra l’altro letteralmente «irrompere la diversità nella vita quotidiana dei passanti della Capitale»

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Tra semafori e gradini, quante “trappole” a Torino!

Sono le tante barriere architettoniche e senso-percettive con cui convivono quotidianamente le persone con disabilità del capoluogo piemontese, come documenta un recente video realizzato dall’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, insieme all’Associazione Luca Coscioni, che in realtà vuole essere un preciso messaggio all’Amministrazione Comunale, per far sì che essa provveda finalmente a elaborare un Piano per l’Eliminazione delle Barriere (PEBA)

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Il bisogno quasi disperato di trovare nuove risorse

«È evidente – scrive Franco Bomprezzi, di fronte al successo delle “secchiate di acqua gelata” contro la SLA – che c’è un bisogno quasi disperato di trovare nuove ed efficaci forme di raccolta fondi, visto il calo irreversibile dei finanziamenti pubblici e delle sponsorizzazioni. Ma è necessario educare i donatori a distinguere al volo le buone cause e avvicinarli alla causa per la quale si sono impegnati»

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È bello veleggiare tutti insieme in un lago blu!

Arriverà sul Lago di Caldonazzo, in Trentino, dal 4 al 7 settembre, la nuova tappa del “Sailing Campus – Il Gioco del Lotto 2014”, la bella iniziativa nata da un’idea di Andrea Stella, con la sua Associazione Lo Spirito di Stella, consistente in una scuola vela itinerante, rivolta a persone con disabilità e non, tutti insieme a vivere l’esperienza della vela in un ambiente accessibile e inclusivo

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Docce gelate sì, a patto che il fine sia quello giusto

«Mai come in questo caso – scrive Marco Piazza, parlando dell’iniziativa delle docce gelate contro la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) – credo che il fine giustifichi i mezzi. A patto, però, che il fine sia davvero giusto e che i soldi donati vengano impiegati bene, ovvero per la ricerca scientifica – quella vera, quella seria – che porti realmente a produrre qualcosa di concreto sulla SLA»

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Bandiere Lilla, ma non per tutti

«Le Bandiere Lilla assegnate ad alcuni Comuni della Liguria, per avere eliminato le barriere – scrive Giulio Nardone, presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) -, non tengono conto, però, dei segnali tattili e delle mappe a rilievo, necessari ad abbattere le barriere senso-percettive, che in nessuno di quei Comuni risulta siano presenti. Quei simboli, perciò, non tengono per niente conto di ciechi e ipovedenti»

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Responsabilità Civile Sanitaria: l’Italia è ancora indietro

Come documenta infatti anche un dossier curato dall’Associazione delle Imprese Assicuratrici, il nostro Paese sarebbe di circa dieci anni indietro rispetto ai livelli di organizzazione già fatti propri dalle Aziende Sanitarie negli altri Paesi europei e lo stesso ritardo che si registra nelle Assicurazioni di Responsabilità Civile Sanitarie con cui si assicurano i medici riguarda anche l’acquisto di “Polizze Salute” da parte dei cittadini

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Ma tutto questo Esmeralda non lo sa

Una rilettura del “Notre-Dame de Paris”, pubblicato nel 1831 da Victor Hugo, opera cui si sono ispirati celebri film e un noto musical, per animare ulteriormente il dibattito sul “corpo” della persona con disabilità, chiedendosi ad esempio quale immagine della disabilità venga comunicata tramite Quasimodo, il deforme protagonista della storia, e se esista una relazione tra quell’immagine e l’odierna percezione della disabilità

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