Sarà la Sala Polivalente del Castello dei Principi d’Acaja a ospitare, venerdì 12 settembre (ore 17.30) a Fossano (Cuneo), la conferenza stampa di presentazione della tappa finale del Circuito Europeo di Handbike, valida per il 10° Trofeo Memorial Serena e prevista per il 19 e 20 settembre nella città piemontese, a cura dell’Associazione Polisportiva PASSO (Promozione Attività Sportiva Senza Ostacoli).
L’occasione sarà anche propizia per presentare Non smettere di sognare, libro di Dorotea Maria Guida, addetta stampa dell’Associazione PASSO e “firma” spesso presente in «Superando.it».
L’opera è incentrata su ventotto interviste a diversi atleti paralimpici – molte delle quali, come si può vedere nell’elenco qui a fianco pubblicato, già riprese a suo tempo anche dal nostro giornale -, spaziando dall’handbike al wheelchair tennis, dallo sci alpino alla vela, fino a discipline più “estreme” come il motociclismo, l’automobilismo o il paracadutismo, per dar vita a una preziosa raccolta di storie particolari, avvincenti e uniche. Nel box in calce ne approfondiamo i contenuti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: doroteamariaguida@yahoo.it.
Non smettere di sognare
Il titolo di Non smettere di sognare (Ali&No editore), libro di Dorotea Maria Guida che verrà presentato il 12 settembre a Fossano (Cuneo), prende spunto da una lunga intervista con Sergio Anfossi (in coperina), presidente della Polisportiva PASSO, atleta e organizzatore grazie al quale le competizioni di handbike sono sbarcate a Fossano, e non ultime quelle a livello europeo.
Si tratta di una raccolta di ventotto interviste ad atleti paralimpici, componenti delle varie Nazionali e campioni in molte discipline, tra cui l’handbike, il wheelchair tennis, lo sci alpino, la moto, la vela, il curling, l’automobilismo e il paracadutismo, con la prefazione di Paola Maria Bevilacqua Moneta e la postfazione del giornalista sportivo Claudio Arrigoni, anch’egli “firma di casa” in «Superando.it».
Sono tutte storie emotivamente coinvolgenti, di donne e uomini che ogni giorno lottano per affermare il loro diritto all’inclusione, storie di sconfitte e di successi, storie vere e drammatiche, tutte ugualmente unite nella passione per lo sport, unica strada possibile per un’esistenza senza ostacoli. «“Lo sport è uno di quei motivi per il quale si ritorna a vivere e a gioire della vita, dopo che è stata stravolta da traumi severi. Un’arma efficace per ritornare a vivere e sognare”: questa – sottolinea Dorotea Maria Guida – è stata la frase più ricorrente che le persone intervistate hanno espresso».
«Un documento importante – scrive dal canto suo nella Prefazione Paola Maria Bevilacqua Moneta , pregno di dolore, ma anche di rinascita, di sublimazione della propria residua capacità fisica e della propria voglia di esistenza. Ciò che rimane negli occhi e nel cuore di chi legge questo intenso libro è la capacità umana di sopravvivere e di reinventarsi. La forza, la libertà, di un’alba e di un tramonto, respirati e vissuti con la forza dell’essere umano nel cuore».