Il Comune di Torino deve migliorare l’accesso ai trasporti

Lo ha stabilito una Sentenza del TAR del Piemonte, relativa a un ricorso presentato da alcune organizzazioni torinesi, insieme a singoli cittadini, contro il Regolamento sui trasporti approvato nel 2012 dal Comune di Torino. Infatti, pur respingendo alcune parti del ricorso, la Sentenza obbliga il Comune di Torino ad agire per eliminare le barriere e per migliorare l’accesso al servizio di trasporto pubblico, da parte degli utenti con disabilità

Persona in carrozzina che sale su un autobus a TorinoUn passo indietro di due anni e mezzo è necessario, per ricordare come – dopo varie iniziative di protesta – alcune organizzazioni torinesi che si occupano dei diritti delle persone con disabilità, insieme a dei singoli cittadini, avessero inoltrato un ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Piemonte, per ottenere l’annullamento della Deliberazione di Giunta Comunale n. 01582/119, approvata il 7 maggio 2012 e contenente il nuovo Regolamento del servizio di trasporto destinato a persone assolutamente impedite all’accesso e alla salita sui mezzi pubblici di trasporto ed ai ciechi assoluti.
Le organizzazioni che avevano presentato il ricorso erano state esattamente il CP (Coordinamento Paratetraplegici del Piemonte), la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà), l’Associazione HS (Handicap e Sviluppo), il CEPIM (Centro Persone Down) e la UILDM di Torino (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), sostenendo che quel Regolamento, riguardante appunto il sistema di trasporto mediante taxi e pulmini attrezzati, avesse peggiorato in modo inaccettabile i servizi di trasporto destinati alle persone con disabilità nel capoluogo piemontese.

Ebbene, circa due anni e mezzo dopo, come detto, il TAR piemontese si è pronunciato, con una Sentenza di un paio di settimane fa, ove, pur respingendo alcune parti del ricorso, lo si accoglie però, quando si scrive che il Comune di Torino – e quindi la Società GTT (Gruppo Torinese Trasporti) – dovrà prestare «presterà ottemperanza alla presente sentenza approvando, entro il termine di sei mesi dalla sua pubblicazione, idonee misure di programmazione e pianificazione degli interventi diretti ad eliminare le barriere architettoniche ed a migliorare l’accesso degli utenti disabili al servizio di trasporto pubblico, ai sensi della legge n. 104 del 1992 (con la necessaria e puntuale indicazione dei tempi e delle modalità di finanziamento) [grassetto nostro nella citazione, N.d.R.]».

«A nome del Coordinamento Paratetraplegici del Piemonte, che è parte del Coordinamento Interassociativo Disabilità Torino, della FAIP (Federazione Associazioni Paratetraplegici) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), esprimo soddisfazione  per tale Sentenza – commenta Piergiorgio Maggiorotti – e sarà nostra cura far sì che essa venga conosciuta, diffusa e accolta». In tal senso, aggiunge, «riteniamo che il preannunciato evento di fine anno promosso dalla GTT, un convegno sulla mobilità delle persone con disabilità a Torino, debba necessariamente tener conto degli obblighi in carico al Comune a seguito di questo provvedimento». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@cptorino.it.

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