Napoli: niente bilancio, niente scuola, niente diritti!

«Ogni impegno di spesa in materia di assistenza e diritto allo studio è sospeso perché non è stato ancora approvato il bilancio dell’ente, i cui termini sono stati prorogati al 30 settembre. Quindi, spero che da qui a venti giorni sia possibile trovare una soluzione».Queste le sconcertanti parole dell’Assessore Provinciale di Napoli al Diritto allo Studio. E così oltre seicento studenti con disabilità delle scuole superiori sono rimasti a casa…

Manifesto realizzato dall'Associazione Tutti a Scuola

Uno dei tanti manifesti realizzati dall’associazione napoletana Tutti a Scuola

Com’è noto, sono le Province a dover provvedere all’assistenza specialistica (assistenza all’autonomia e alla comunicazione) per gli alunni con disabilità delle scuole superiori. Su tale tema rimandiamo gli interessati a un nostro ampio approfondimento pubblicato qualche tempo fa.
In alcune Regioni – come ad esempio la Lombardia – già da tempo le Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie – come abbiamo anche noi riferito – avevano sollevato l’allarme sui rischi derivanti dalla recente norma, la cosiddetta “Legge Delrio” (Legge 56/14, “Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”), riguardante la riorganizzazione delle Province e la redistribuzione delle loro competenze. Quel che però sta succedendo nella Provincia di Napoli è ben più semplice e assai meno raffinato.
«Domani – aveva denunciato infatti il 13 settembre scorso sul “Mattino di NapoliAntonio Nocchetti, presidente della combattiva Associazione Tutti a Scuola – le lezioni non iniziano per oltre seicento alunni disabili, perché è sospeso il servizio di trasporto e assistenza specialistica finanziato dalla Provincia, su richiesta, nei 170 istituti superiori di Napoli e dell’hinterland».
Il motivo? Sin troppo semplice, come abbiamo scritto e a spiegarlo è stato direttamente Maurizio Moschetti, assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, alle Politiche Scolastiche e al Diritto allo Studio, che sempre al quotidiano di Napoli ha dichiarato: «Ogni impegno di spesa in materia di assistenza e diritto allo studio è sospeso perché non è stato ancora approvato il bilancio dell’ente, i cui termini sono stati prorogati al 30 settembre. Quindi, spero che da qui a venti giorni sia possibile trovare una soluzione».
Un bilancio da approvare? Una soluzione che «si spera di trovare» per far rispettare dei diritti garantiti dalla Costituzione, dalle Leggi dello Stato e da tante Sentenze di Corti e Tribunali? Ed è una “fortuna” che quell’Assessorato sia anche per il “diritto allo studio”…

Tornando comunque agli effetti pratici e immediati e alle azioni necessarie per sbloccare la situazione, secondo Federhand/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – organizzazione anch’essa concretamente impegnata a trovare delle soluzioni – solo il Prefetto di Napoli a questo punto può fare rispettare il diritto negato degli studenti con disabilità e delle loro famiglie e in tale direzione si sta appunto lavorando.
Auspicando naturalmente in un’evoluzione positiva, riferiremo gli sviluppi ai Lettori, ma ancora una volta, purtroppo, abbiamo dovuto raccontare una storia di grave discriminazione e di diritti negati. (Stefano Borgato)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com; info@tuttiascuola.org.

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