«Nonostante la riforma del Terzo Settore sia stata una delle prime misure che il Governo Renzi ha messo in cantiere, considerata uno dei punti fondamentali della legislatura, nel discorso di ieri ne abbiamo constatato l’assenza, insieme ai temi del welfare e delle politiche sociali».
Lo dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, riferendosi al discorso pronunciato in Parlamento dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenuto per presentare il cosiddetto “programma dei mille giorni”, durante il quale ha elencato tra le priorità dell’Esecutivo alcune delle riforme già annunciate e necessarie per il Paese, a partire dalla legge elettorale, per passare al fisco, alla giustizia, alla scuola, al lavoro, alla riforma costituzionale e alla pubblica amministrazione.
«Viviamo in una delicata fase storica – sottolinea ancora Barbieri – che vede crescere la forbice tra poveri e ricchi e aumentare esponenzialmente le forme di povertà, con conseguenti manifestazioni di disgregazione e disagio. Garantire la riduzione delle diseguaglianze e quindi la tenuta della coesione sociale diventa un’urgenza non più rinviabile. Il nostro auspicio è quindi che il ruolo centrale che finora ci è stato riservato non venga messo in secondo piano rispetto ad altrettante improrogabili riforme, che non possono tuttavia prescindere da un intervento volto a sostenere e a valorizzare le politiche sociali e quindi l’impegno e le potenzialità che il Terzo Settore e i cittadini organizzati apportano in termini di benessere e miglioramento della qualità della vita per il Paese». (A.M.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).
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